18-06-2008 | Ciao, sono Michelangelo, condivido le considerazioni di Lidia.
Ieri su Aprile on-line Pasqualina Napoletano sosteneva la necessità di ratificare, pena lo sfaldamento; Umberto Ranieri sull'Unità sollecita comunque 'a starci'.
Vorrei chiedere alla Napoletano: il problema oggi è quello di essere europeisti comunque, oppure come dice Lidia non è meglio pretendere che l'Unione Europea ricerchi un consenso politico, informato, e sopratutto dove sia il Parlamento a svolgere il ruolo di legiferatore e ad indicare le politiche necessarie per riaffermare i sani principi di partecipazione alle scelte, affinché queste non continuino a calare dall'alto soltanto come direttive ma debbano comunque e sempre essere condivise?
Grazie, sempre, per le puntuali ed acute osservazioni. Michelangelo Tumini |
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