19-06-2009 | ma lei la conosce veramente l'arte o è solo un articolo contro il clero ma se è contro la chiesa le rammento che lei stà offendendo tutti i cattolici solo perchè: non riconosce agli altri la loro libertà di opinione e di religione. CERTAMENTE SE LA SENTTIREBBE DI contestare le scelte architettoniche della religione araba o maomettana??? giuseppina | 13-07-2008 | Mi sento in dovere di dissentire dal suo articolo su Montignoso, conoscendo entrambe le realtà, sia quella citata che quella splendida di S.Vivaldo. Premetto che capisco bene la battaglia che purtroppo poche persone fanno ancora in favore della bellezza nei luoghi sacri e non solo. Però proprio perché capisco la sensibilità del Sig.Cipollini, devo contestare alcune frasi quantomeno ingenerose.
Innanzitutto pretendere da un qualunque istituto religioso dei nostri tempi opere all’altezza del Rinascimento, mi sembra fuori luogo. Se andiamo nella stessa Firenze, ed ahimè non solo, vedremo a pochi chilometri dalle chiese più belle del mondo, chiese post-conciliari tra le più oscene d’Italia, che segnano e feriscono non solo l’ambiente ma proprio il sentire profondo di chi si dichiara cattolico. Un esemplare vicino alle località citate è Santa Maria della Marca a Castelfiorentino: chiesa oscena, della quale però non viene fatto cenno. Come non viene fatto cenno del fatto che la bella chiesa romanica, duegentesca, è stata completamente ristrutturata e rimessa in piedi, in fedeltà, proprio dai Servi del Cuore Immacolato, i quali l’hanno trovara rudere.
È vero che non tutte le opere esposte possano essere considerati capolavori. Il suggestivo San Benedetto all’entrata però non è stato preso in considerazione.
Tuttavia, prima di giudicare Montignoso occorrerebbe sapere che cosa c’era prima.
In pochi anni a Montignoso, dal nulla, o meglio, dai ruderi, è stato costruito molto, e questo con puro intento evangelico. Forse il Wojtyla non è uno dei più somiglianti, ma almeno lì la memoria è stata conservata. In altri posti, dove si urlava “Santo Subito”, del grande Papa polacco si è quasi perso memoria. La citazione Disneyland poi mi sembra davvero infelice: a parte il paragone, Montignoso, piaccia o meno, lavora al servizio del vangelo e non certamente per il profitto. Perché è questo il punto che vorrei approfondire. Se il sig.Cipollini tornerà a Montignoso, e chiederà alle molte persone da dove provengono, capirà che queste capitano frequentemente da tutta la Toscana e pure da altre Regioni. Ma questo non per fare la visita al presepe, no! Il motivo è tutt’altro: a Montignoso c’è la preghiera, quella come una volta, quella che forse anche nel sig.Cipollini suscita un certo rispetto. Perché le congregazioni nascono con l’obbiettivo di portare gli uomini a Cristo, non tanto per essere museri a cielo aperto. E qui a Montignoso, lo posso garantire, il lavoro procede a gonfie vele! Infine, il Cipollini si chiede: “ma che bisogno c’era di questa caricatura di santuario ad appena qualche chilometro dallo splendido San Vivaldo?”.
Esistono antichi splendidi santuari oggi dimenticati ad uso parrocchiale nel senso minimo del termine. Altrove, chi ha qualcosa da dire, lo fa con i mezzi in suo possesso.E, strano a dirlo, ma l’Opera dei Servi del Cuore Immacolato va oltre alla bella cartolina della Toscana. Le più belle opere di Montignoso, infatti, non sono nelle sue raffigurazioni artistiche, bensì nelle centinaia di conversioni e di grazie ricevute. Elementi che forse il Presidente Martini, o Sgarbi, potranno essere esonerati dal certificare.
Paolo Moschi, Volterra
Paolo Moschi | 03-07-2008 | Grazie dello spazio concessomi. Confesso che mi sono annoiato subito anch'io, ma, stupito dalla "pochezza" degli argomenti e dai toni incivili usati, anche a sproposito, sono stato stimolato a difendere quel po' di dignità e correttezza che dovrebbe informare ogni dialogo e ogni recensione.
Saluti VT vt | 29-06-2008 | Signor VT, lei si vergogna italicamente a confessare chi è secondo l'anagrafe, e ciò inficia ogni suo discorso. Non aggiungo che questo: Mons Tignosus delendus est. Vada e veda. La questione mi ha annoiato e la considero chiusa. Marco Cipollini Marco Cipollini | 25-06-2008 | Beh, se devo essere sincero non pensavo di suscitare un così gran vespaio. Comunque, ripeto il mio pensiero, tra l'altro non accettando l'accusa di omertoso affibbiatami, perché sarebbe stato così facile aver messo un falso nome... Certo attaccarsi a questo, forse, sottende ad una pochezza di argomenti a sostegno della propria tesi. Forse. Mi spiace, ancora una volta, signor Cipollini, di doverle confermare il mio dispiacere per i toni ed i termini da lei usati nell'articolo. Non credo che tali espressioni giovino alla causa comune di aumentare la fede nostra e della gente oltre ad essere quantomeno un po' offensive. Ritengo che potesse bastare una critica oggettiva, forse non così dirompente, ma sicuramente più equilibrata e rispettosa. Vorrei, inoltre, farLe notare che non ho scritto in alcuno dei miei commenti che io sia stato o meno nel luogo da Lei recensito. Ringrazio le persone del sito che hanno gentilmente ospitato i mei commenti ed anche Lei per le sue risposte che, evidentemente, non condivido ma che, almeno, hanno mostrato interesse per chi ha una opinione diversa dalla propria. E' dialogando con persone di opinioni diverse che ognuno di noi conosce meglio gli altri, ma soprattutto sé stesso. Come a me sarà sicuramente capitato questo anche a Lei. Senza rancore e con la certezza che Dio è più grande delle nostre piccolezze umane. Cordialmente.
VT (quello omertoso...) vt | 17-06-2008 | All'anonimo VT. Primo; la qualifica di squallore e stupidità io l'ho riferita non ad personam (ma non mi esimo, eventualmente, dal farlo, anche faccia a faccia) bensì al luogo: luogo pubblico, di culto. Essendo io cattolico convinto (e poco bonario)ripeto quel mio giudizio, senza lasciare ad esperti di estetica un giudizio che è, riguardando la Chiesa, principalmente etico. Secondo; se poi lei desidera un giudizio personale, mio signor VT, glielo do: lei è omertoso, non avendo il coraggio di firmare in chiaro le sue gratuite e prevenute affermazioni.
P.S: Ma perché, invece di chiacchierare a vanvera, non se ne va a Montignoso? Marco Cipollini | 16-06-2008 | PER VT CHE SCRIVE:
"eccessi ed offese. Se permette, stupidità ed altri epiteti nel lessico comune (tanto più nello scritto ) sono offese degne di querele o, comunque, suscettibili di richiesta di rettifica, smentita o spiegazione da parte delle persone interessate."
Se una navigatore-lettore su TELLUSfolio accetta lo scambio democratico nei "Commenti" è per me inaccettabile che venga a minacciare querele e rettifiche e inquisitori piegamenti del capo. Che non verrebbero accettati né da me né da Enea Sansi! Non so se mi spiego! Viviamo in uno stato liberale dove esiste il diritto di critica, la libertà di stampa, la libertà di essere agnostici, atei, illuministi, eretici, dubbiosi, anarchici, comunisti, dolce&gabbanisti, pradiani non prodiani, filistei, buddisti, musulmani, cattolici di Pio X l'impiccatore di garibaldini e di Giovenni XXIII l'innovatore, di Padre Pio santo reazionario e di Don Milani Santo dei poveri...dunque date a Cipollini quel che è di Cipollini senza agitare manganelli benedetti! La chiesa ha da secoli un ottimo rapporto tra DIO e MATTONE ma non è detto che il Cristo la pensi allo stesso modo e l'inferno, probabilmente, ospita e ospiterà tanti papi e cardinali e vescovi lesti a impilare lo sterco del demonio: ieri sesterzi oggi euro e dollari. CDS Claudio Di Scalzo | 15-06-2008 | "Grazie" per l'accusa di preconcetto, assolutamente fuori luogo, visto che non ho commentato il contenuto, ma soltanto la forma dell'articolo. Credo,inoltre, che nei commenti vadano evitati eccessi ed offese. Se permette, stupidità ed altri epiteti nel lessico comune (tanto più nello scritto ) sono offese degne di querele o, comunque, suscettibili di richiesta di rettifica, smentita o spiegazione da parte delle persone interessate. Io parlavo di questo. La critica artistica ed architettonica si può fare in modo professionale, senza insultare, sempre che si sia abbastanza competenti per farla e senza, qui realmente, dei preconcetti (leggasi:chi non la pensa come me non capisce nulla). saluti. Senza alcun tono polemico ma di rispetto per la verità e la buona creanza. VT
P.S. Non penso che appiccicare un eventuale nome inventato di sana pianta avrebbe garantita la manifestazione dell'identità dello scrivente. Quindi anche l'accusa di presunto anonimato non ritengo sia fondata. VT | 12-06-2008 | Signor (Signora?) VT, lei non sa di che cosa parla, io lo so. Quindi il preconcetto è suo, non mio. Vada e veda: lo squallore e la stupidità del luogo sono assoluti. E comunque, io non comunico con le lettere anonime. Marco Cipollini Marco Cipollini | 11-06-2008 | Sono stupito dal livore dell'articolo. Non si poteva fare una critica, che ognuno può liberamente fare, più sobria? Anche alcune cose vere asserite (ci saranno sicuramente, spero), in mezzo a tanta acredine preconcetta, restano nell'ombra sopraffatte dalle esalazioni supponenti ed acide dell'articolo.
saluti vt |
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