08-05-2008 | Commento al commento che condivide le Olimpiadi e la marcia della fiaccola: i passi avanti sono sempre benvenuti, ma il primo passo dovuto all'umanità è la vita (negata ai Tibetani massacrati e ammonticchiati come stracci insanguinati...).I Giochi Olimpici (destinati ai tempi di pace) non possono essere 'celebrati' con le mani insanguinate. Questo, prima e al di sopra di tutto, va ricordato, altrimenti l'umanità rischia di disperdersi tra i vari meandri delle 'argomentazioni' più disparate. I popoli che vengono trucidati non possono aspettare che il mondo parli il politichese e che 'danzi' le strategie dell'economia, perché, nel frattempo, rischiano di estinguersi.La Repubblica Popolare Cinese fa quello che vuole alla faccia del mondo: le Olimpiadi erano (sono) un'occasione mancata per porle dei limiti.
alter ego alter ego | 08-05-2008 | Proprio la non accettazione da parte dei 'cittadini del mondo' ha già consentito, intanto, l'avvio (timido? finto? ...staremo a vedere) di un dialogo tra le autorità cinesi e i rappresentanti dell'autonomia tibetana. Può anche essere considerata, e magari effetivamente rivelarsi, un'inezia - come lei dice - o, peggio ancora, un imbrogio, ma chi avrebbe scommesso anche soltanto su questo prima dell'accensione della fiamma olimpica? Se si tratta del 'passo del gambero', come il suo pessimismo la porta ad affermare, questo è senz'altro... 'uno avanti'. O sbaglio?
La fiaccola deve ancora percorrere molti chilometri e i Giochi si devono ancora tenere: perché non provare a fare tutto il possibile per compiere qualche altro passo? In avanti s'intende! Io penso che questo dipenderà soltanto dalla determinata partecipazione di tutti e di ciascuno.
Del resto, siamo così sicuri che scelte diverse, quali il boicottaggio e il fallimento dei giochi, avrebbero portato risultati migliori. Lei, in cuor suo, lo è?
Cordialmente
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