14-04-2008 | Aspetto un bambino e credo proprio che conserverò le cellule staminali del cordone in banca. Altre amiche mi hanno detto che hanno cercato di farlo ed è stato complicato avere notizie dirette se non attraverso il web. Secondo me tutte le mamme dovrebbero farlo. Vedremo cosa farà il nuovo Ministro della Salute. Ester - Milano | 14-04-2008 | Trovo particolarmente interessanti le opinioni espresse dalla dott.ssa Irene Martini. Credo che le mamme italiane dovrebbero essere messe maggiormente in condizione di essere informate e di accedere alla possibilità di conservare il cordone ombelicale. Io l'ho fatto e consiglio di farlo. Speriamo che l'Italia si adegui come l'Inghilterra ad una maggiore apertura e maggiori possibilità sia pubbliche che private. Franca da Roma | 12-04-2008 | Notiziario NIP - News Italia Press agenzia stampa - N° 67 - Anno XV, venerdì 4 aprile 2008
Voto estero, Andrea Mazzoleni rilancia il dibattito sulle cellule staminali
Candidato alla Camera, Ripartizione Europa, nella lista Valori e Futuro
Invitato da amici nella Città di Faro, situata nella provincia di Algarve nel sud del Portogallo, Andrea Mazzoleni ha incontrato giovedì 3 aprile un gruppo di italiani qui residenti ai quali ha illustrato il suo programma elettorale, ribadendo nuovamente come sia necessario spezzare l’egemonia dei partiti che, a causa della Legge Elettorale vigente nelle Circoscrizioni nazionali, non lascia nessuna possibilità all’elettore di scegliere il candidato preferito.
Nell’occasione, stimolato da alcuni presenti, ha rilanciato in modo concreto ed efficace il dibattito sulle cellule staminali e sulle ricerche correlate.
Mazzoleni, che ha già indicato nel suo programma come intenda anche favorire l’applicazione e la ricerca nell’ambito biotecnologico quale quella sulle cellule staminali, per permettere a coloro che sono affetti da malattie neurodegenerative di migliorare già oggi la loro qualità di vita, ha trasmesso il proprio entusiasmo, in quanto a conoscenza diretta delle possibilità di trattamento di molte malattie aperte dalle nuove frontiere delle biotecnologia dimostrandosi nel contempo seriamente preoccupato delle condizioni dei numerosi pazienti a cui oggi non viene data alcuna speranza.
Le cellule staminali sono le cellule matrici che si differenziano in tutti i tessuti del corpo, dalla pelle al sangue dal cervello e al muscolo cardiaco. Hanno la provata capacità di aiutare nella rigenerazione degli organi e dei nervi, permettono la riparazione ed il ripristino dei tessuti e sono in grado di trattare efficacemente le malattie cardiovascolari. La Beike attualmente ha visto sistema nervoso in pazienti cinesi ed internazionali. Molte di queste condizioni sono ancora considerate incurabili con le tecniche mediche convenzionali e rappresentano il 60% della mortalità mondiale.
Mentre attualmente non è previsto in Occidente, gli scienziati nei laboratori come quello di Shenzen in Cina stanno concentrandosi sulla tecnologia che potrebbe presto consentire la riprogrammazione delle cellule del corpo umano. Ciò permetterebbe di un significativo successo nell’usare le cellule staminali per trattare varie affezioni del rigenerare le cellule nervose per guarire completamente le lesioni al midollo spinale, di creare le proprie cellule pancreatiche per arrestare il diabete o eventualmente generare cellule di qualunque altro tipo per trattare qualsiasi patologia di cui soffra il paziente. Questo rende la riuscita delle applicazioni cliniche con le cellule staminali di vitale importanza per la salute umana rappresentando così il vero futuro della medicina
L’obiettivo deve essere, per Mazzoleni : trasferire SUBITO i risultati della più avanzata ricerca biomedica dentro la pratica, e ciò per permettere a coloro che sono affetti da malattie neurodegenerative di migliorare già oggi la loro qualità di vita.
In questo senso, ha aggiunto Mazzoleni, è scandaloso che in quasi nessun programma dei partiti si affronti l’argomento della ricerca e della cooperazione internazionale in questo campo.
Sembra quasi che l’ombra degli enormi interessi delle lobbies farmaceutiche interdica le proposte innovative. Dal profilo delle critiche attinenti all’etica, cio’ che veramente non è etico, ha affermato, è non dare ai pazienti la possibilità di curarsi.
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