28-02-2008 | Sembra da quello che si legge in giro che tutti si aspettassero un cambio generazionale da raul.Il presidente del consiglio di stato cubano ha fatto,però,una mossa,condivisibile o meno che sia,molto logica,perchè con il ricambio generazionale avrebbe allontanato da se una parte molto importante del partito,cosa che in questo momento non si può permettere.Anzi,con la nomina di machado a primo vicepresidente ha detto,a chiare lettere, ai cubani che saranno consentite solo riforme economiche e non politiche.Ora,non ci resta che vedere le riforme economiche che saranno portate avanti e se la firma della carta dei diritti dell'uomo avrà qualche influenza sulla legislazione poco liberale dell'isola. nino | 26-02-2008 | carlo hai raggione al cento per cento, anche io o paura di cuello che puo fare raul(visto che a cuba lo chiamano il guerra fondaio)comuncue la speranza e l'ultima a morire, bedremo cosa sucedra
dargy ciberio dargy | 26-02-2008 | La gerontocrazia del regime non ha apportato niente di nuovo ai cubani che conoscono la sostanza del castrismo. raul inizia l'era dei regimi burocratico-totalitario, lasciando indietro il carismatico-totalitario di Fidel, come nucleo e figura omnipresente.
L'unica sorpresa e che tutti si aspettavano un grupo di vice-presidenti con volti, degenerati, ma giovani. Invece hanno presentato un reparto di geriatria con un vice che fa paura: il piu ortodosso e inntolerante di tutti i vecchiotti. Una vera dimostrazione d'immovilismo. Raul cerca di tirare avanti orima facendo una epurazione con eufemismo. Ma vi assicuro ceh adesso il gioco per il fratellino diventa duro. A Raulito manca l'energia magica per manipolare e il carisma per comunicare.
Carlos Carlos |
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