Pierluigi Macchioni: Filanda
 
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   18-04-2008
Ciao Pierluigi, ho letto il tuo racconto, da qualche giorno ormai. Ho pensato a lungo alle impressioni o emozioni lasciate per comunicarti quelle vere, sviscerandole da altri contesti.
Scorre il linguaggio, mentre avanzando nell'intrigo cresce la curiosità per i personaggi, soprattutto per il primo il capostipite Aiace Nisticò, chissà chi era, da chi era stato lasciato, magari un giorno si potrebbe illuminare anche questa stella. A proposito di stelle.. un saluto, ciao anche a lei.

SusAnna   
 
   09-04-2008
Tahar ben jelloun in uno dei suoi libri più belli 'creatura di sabbia' afferma che un valido scrittore si riconosce dalla capacità di trasmettere emozioni attraverso le parole. Credo che il racconto 'Filanda' sia un concentrato di emozioni che si susseguono attraverso una scrittura che trae forza da una semplicità non scontata, mai banale e soprattutto non autocelebrativa. Lo scrittore ci racconta le vicende dei protagonisti senza moralismi.Le passioni, il dolore, la violenza, l'amore,l'odio emergono nella loro espressione più vera, più cruda, più terrena, radicate come sono nel profondo sud del nostro paese.
Complimenti a Pierluigi Macchioni per questa prova letteraria.

silvia   
 
   03-03-2008
Il racconto scorre piacevole ed attira il lettore a seguire con forte partecipazione le vicende di questi personaggi. Le persone, descritte sapientemente nei loro tratti fisici e psicologici ed il contesto anch'esso ben rappresentato rendono accattivante la lettura. I protagonisti sembrano imprigionati e predistinati ad un drammatico epilogo, ma la storia è intrisa di un forte senso religioso, che in qualche modo riscatta anche le meschinità dell'uomo.
Consiglio vivamente a tutti la lettura di questo Autore, e rimango sicuramente in attesa di leggere nuovi episodi.
Complimenti ancora a Pierluigi Macchioni.

Cirano Rossi

Cirano Rossi   
 
   25-02-2008
Interessante. Molto interessante e coinvolgente direi. Un linguaggio assolutamente realistico evidenziato nel testo e nel contesto storico del racconto. Meravigliato che possano ancora esistere uomini come lei, (assoluta calamita letteraria), che per rendere un testo intrigante non badano al solito erotismo femminile di facile impressione, ma parlano d'amore. Amore vero. Amore esprimibile in qualsiasi lingua o dialetto, che puo' esistere anche nelle realtà più disparate (o disperate). Sono davvero rimasto esterrefatto dal suo testo, ancora ho i brividi...e che un uomo possa darmeli la considero una benedizione

Suo Emilio Cavendish

Emilio Cavendish   
 
   25-02-2008
Sono rimasta piacevolmente meravigliata leggendo il tuo racconto, sapevo che scrivevi ma non così bene!! E poi...quale altra terra poteva meglio rappresentare un uomo dal sapore "mediterraneo" come te?!
Vorrei fare una precisazione...la foto che hai corredato all'articolo... non ti rende giustizia... Pur se timida, ti conosco di vista, ma se pubblicherai il libro, verrò a farmelo firmare per una dedica. Letizia




Letizia Franceschi   
 
   24-02-2008
questo spaccato di vita e sentimenti , descritti con dovizia di particolari, quasi da sceneggiatura, dona emozioni e suscita
immagini quasi fotografiche...............
A me piace lo stile letterario pulito,che ti fa entrare nell'ambiente in cui non ci sentiamo estranei...
Complimenti

giuditta   
 
   23-02-2008
E' prezioso leggere, ci si emoziona sempre.
Ho letto il racconto e sono rimasta piacevolmente colpita, curiosa e desiderosa di poterli leggere tutti.
Complimenti davvero PIERLUIGI .
Natalia Natali   
 

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