Gino Songini. Delle brutture urbanistiche di Sondrio
“Obiettivo su Sondrio”. 2 - Dove si racconta di un grigio maniero, di una piazza devastata e di nuove montagne che si levano nel cielo della città
 
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   03-12-2008
Caro Songini io non la conosco, ma, mi creda, condivido ogni sua singola parola,i suoi stati d' animo, la rabbia e l' autentico profondissimo sconforto osservando lo scempio urbanistico di Sondrio. Sono capitata su qs pagina dove la leggo, dopo aver visto delle vecchie cartoline della città (www.gusme.it)Purtroppo non ho potuto per questioni anagrafiche vedere di persona la Sondrio della prima meta' del '900.. e forse è meglio cosi'...la mia amarezza nell' osservarla com' è ora sarebbe ancora piu' profonda. Era davvero una bella città: bei palazzi,ville immerse nel verde(quale delinquente ha potuto eliminare villa Tavelli???!!!!!!)e tanta gente, piu' di quanta se ne veda ora, insieme nelle strade. E ristoranti "con alloggio", il bellissimo Albergo Negrini,pasticcerie,piccoli laboratori pieni di fermento.Ma perchè nessuno si indigna per quanto fatto e per quanto si sta facendo?Gli ecomostri nascono e prosperano, l orribile immagine del condominio Campello pare quasi ferire meno la vista se paragonata al disastro della ricostruzione dell' ex area Carini. Anche a me viene da piangere, per una città che non è nemmeno la mia di origine,ma che mi accoglie dalla piu' tenera età. L' ho sempre vista orribile ed impersonale, anonima e con una pretesa di un modernismo che è senza grazia,armonia nè senso alcuno.Non l' ho mai vissuta la Sondrio di un tempo, eppure mi manca fino alle lacrime.
TIZIANA SONDRIO   
 
   01-02-2008
Come non essere d'accordo con Lei! Il mostro di galleria campello, i mostri sul lungomallero, il palazzo dell'inps (che ha fagocitato la splendida villa tavelli), gli erigendi mostri dell'area carini, ecc. : una città come sondrio, capoluogo di provincia incastonata tra le montagne, piccola e facilmente gestibile ha buttato al vento(a partire dagli anni 60-70)un'irripetibile ed unica occasione di essere città-gioiello, armoniosa ed equilibrata. Vien quasi da piangere vedendo le foto di Sondrio fini agli anni 40-50: era davvero splendida!
Fa ancora più rabbia vedere il principale artefice di questo (temo irreversibile) scempio ancora seduto, con fare arrogante, sugli scranni del consiglio comunale a pontificare: non faccio nomi, ma dovrebbe essere esiliato, come si faceva nella firenze di dante, come nemico della città.

luis   
 

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