Gianfranco Spadaccia. Cuba, processo a mezzo secolo di regime | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 10 | 23-01-2008 | Caro Nino... potrei ragionevolmente accettare le tue opinioni se Cuba avesse almeno una parvenza di democrazia. All'interno del recinto delle democrazia si può dialogare sulla perfettibilità dei sistemi sociali, delle istituzioni politiche. Non dico che la liberaldemocrazia sia il sistema ideale, che il capitalismo sia la panacea ad ogni male. Ma questi hanno di base (nella forma europea ad esempio) il rispetto della dignità umana e si pongono su un piano etico, e non dico politico, assolutamente diverso. Non parlarmi degli stati uniti, non parlarmi di guantanamo... io NON penso al sistema USA come a quello ideale o almeno di modello. Io sono contro il dittatore Castro per quanto sono contro il Blocco!
Prima sia cacciato quel mostro di Fidel, prima sia eliminato quel comunismo intollerante e sanguinario, prima venga a Cuba una democrazia... giovane e immatura... e poi si parli di sistemi migliori e soluzioni più adatte alla felicità del popolo cubano. Il lavoro di disinformazione che compiono individui come Gianni Minà sono vergognosi e deleteri come il Regime stesso, si basano sulla menzogna e su evidenti interessi personali. Davvero la Storia darà ragione a qualcuno... ma questo non sarà certo Castro. Massimo | 23-01-2008 | proprio perchè la vita degli uomini è importante,non si può paragonare dittature che hanno prodotto carneficine immani,come quelle nazista,staliniana o polpottista,con quella cubana,che in questo momento ha nelle sue carceri 234 prigionieri politici,sicuramente tanti se si guarda alle loro sofferenze e a quelle dei loro familiari,ma pochi rispetto al dramma vissuto da milioni di uomini e donne a causa dei regimi hitleriano e staliniano.Come,perciò,non si può mettere allo stesso livello il regime castrista con gli altri citati,così non si può mettere sullo stesso piano una democrazia,come quella americana,che permette la tortura di persone che non vengono nemmeno giudicate dai tribunali-vedi guantanamo ed abu graib-con quella italiana,che sicuramente tanti problemi ha,ma non permette questo genere di porcherie.Voglio,insomma,dire che,come gli stati democratici devono essere giudicati per ciò che fanno,non perchè appartengono ad una categoria,che sicuramente è da preferire all'altra,così all'interno delle dittature,che gran parte di noi italiani respinge,c'è da distinguere. nino | 22-01-2008 | La vita di un uomo è preziosa come quella di mille uomini. La libertà, il rispetto della dignità umana, la possibilità di esprimere le proprie opinioni, il diritto all'informazione... sono proprio quelle cose che ci rendono diversi dagli animali. Quindi necessità non mediabili, non trattabili... ancor meno, poi, nel quadro di una supposta antidemocraticità popolare.
I dittatori non hanno mezze misure, non si valutano solo in funzione del numero di morti provocati. Non esistono graduatorie del dolore... esiste il dolore, l'affanno a cui il popolo cubano viene obbligato da mezzo secolo.
Quando qualcuno mi parla di ospedali gratuiti, di educazione gratuita... ho difficoltà a dialogare con loro... la libertà non è in vendita. Almeno quella.
Fidel Castro è un dittatore, assassino, che ha costretto generazioni di cubani all'infelicità, alla fame. Chiunque lo difenda, e con lui il suo regime, è parte di quel male.
Massimo | 22-01-2008 | massimo,ma cosa c'entrano con l'operaciòn milagro le autostrade costruite da hitler o l'assistenza gratuita ai giovani ariani?Puoi benissimo non vedere di buon occhio il regime cubano,che democratico non è,ma non è onesto intellettualmente paragonare un regime non democratico,che con tutte le sue violazioni dei diritti umani,ha nelle carceri 234 prigionieri politici,con il regime hitleriano,il quale non solo ha portato alla carneficina mondiale,ma nei suoi campi di sterminio ha fatto fuori milioni di persone.L'operaciòn milagro può anche non piacerti,però bisogna dire che non si dedica ai giovani comunisti o ai castristi,ma a tutti i cittadini latinoamericani che non nuotano nell'abbondanza.E la differenza è evidente.Con questo voglio dire che l'operaciòn milagro è assolutamente disinteressata?No,ovviamente.Serve al regime castrista anche a farsi pubblicità agli occhi dei latinoamericani,ma allo stesso modo della nave statunitense che questa estate si è vista nei caraibi per apportare cure mediche gratis.Solo che le cure gratis degli americani sono un'inezia rispetto alle cubane. nino | 21-01-2008 | Una bellissima iniziativa l'Operación Milagro.
Anche Hitler ha costruito delle splendide autostrade, anche Hitler ha reso gratuita l'assistenza medica per i giovani ariani...
Mi sembra, davvero, tu non voglia confrontarti sulle questioni etiche, della democrazia e della libertà di opinione.
Ma ci sono abituato con i partigiani di Cuba.
E a questo punto non insisto più.
Buone cose T. Massimo | 21-01-2008 | Sono oltre un milione in 31 diversi paesi coloro che hanno ritrovato la vista grazie a ‘Operación Milagro’ (Operazione miracolo), programma congiunto tra Cuba e Venezuela avviato nel 2005 per garantire operazioni gratuite agli occhi ai residenti in America Latina e nei Caraibi: lo ha affermato Mariscal Antonio José dell’ospedale Sucre nella città di Jaguey Grande (provincia di Matanzas, Cuba occidentale), ricordando che il programma fa parte dell’accordo chiamato ‘Sandino’, mirato a raggiungere complessivamente 6 milioni di individui, e rientra anche nel quadro di iniziative dell’Alba (Alternativa boliviana per le Americhe) in base al quale Cuba fornisce assistenza medica al Venezuela in cambio di petrolio.
Attualmente il programma ‘Operación Milagro’ è attivo in 49 centri con 82 impianti per la micro-chirurgia e 876 professionisti con diverse specializzazioni mediche. La chirurgia oculare è considerata da decenni uno dei fiori all’occhiello del sistema sanitario cubano, che opera in un regime di totale gratuità e, a detta di numerosi osservatori, compensa la frequente carenza delle infrastrutture e povertà di mezzi con un approccio di tipo umanitario e una reale attenzione per il paziente
tytti | 18-01-2008 | cara Tytti... scrivi > "Poi che Massimo sia in grado di stabilire per esperienza personale chi possa o non possa lavorare qui alzo le mani e mi rimetto al suo giudizio sicuramente in "buona fede".
Sbagli.
Non sono io che lo stabilisco. E' la realtà delle cose.
I tanto osannati percorsi universitari cubani sono impresentabili in europa, e nei paesi più evoluti.
Lo puoi leggere se solo ti interessa la questione.
Ma lo dico anche per esperienza personale di cari amici cubani che malgrado l'ottimo curriculum accademico all'Avana hanno riconosciuto una inadeguatezza "culturale e scientifica" enorme. In ambito delle discipline economiche, ing. meccanica e medicina.
Per quello che riguarda i dati sulla mortalità... ti ho dato ragione. Ma è una eccezione in un contesto sanitario PER NULLA ottimo. Solo di poco migliore di quello dei paesi arretrati dell'area caraibica.
Ci sono disponibili le statistiche del WHO.
Quando parlo di "buona fede" lo faccio senza astio. L'essere intellettualmente di parte toglie spesso obiettività.
Basta vivere un po' all'Avana, come ho fatto per periodi medio-lunghi, per respirare... toccare con mano... la presenza di un regime dittatoriale, di uno stato di polizia, per toccare con mano cosa sia la reale e totale mancanza di libertà.
Sai cosa mi ha risposto il delegato del consolato cubano in Italia alla mia domanda "perché a Cuba NON ci sono giornali di opposizione al regime?"
ha risposto "Perché a Cuba sono TUTTI felici".
Dimenticando di dire che si va in galera per la libera espressione delle proprie opinioni. Come segnalato da Amnesty International, relativamente ai dissidenti ancora al carcere duro per "REATI D'OPINIONE"!
I cubani sono schiavi del Re Fidel e della sua casta di privilegiati. Ci sono deliziosi quartieri all'Avana difesi dall'esercito... pieni di piscine e dove acqua e corrente elettrica non manca mai. Dove ho avuto il piacere di mettere piede per un paio di feste... direi eleganti anche per il nostro tenore di vita.
Altro che favola della "bella Rivoluzione"... I tiranni sono tiranni. Massimo | 18-01-2008 | Amici i dati da me riportati sono dell' UNICEF non certo un' istituzione comunista. Poi che Massimo sia in grado di stabilire per esperienza personale chi possa o non possa lavorare qui alzo le mani e mi rimetto al suo giudizio sicuramente in "buona fede". tytti | 18-01-2008 | Senza volontà di essere sgradevole... ma ho difficoltà a credere che ancora qualcuno in "buona fede" (intellettuale) faccia riferimento alla favola del buon livello delle scuole, delle università e degli ospedali cubani.
Ing.meccanici cubani... qua non possono fare neanche i meccanici (esperienza diretta con amici laureati). I medici lasciamo stare... e così via.
Se è vero che il dato relativo alla morte infantile e prenatale sia ottimo, e ne sono felice, per gli altri parametri significativi Cuba è solo leggermente migliore dei paesi sottosviluppati che la circondano.
Non ci vuole un fascista, un capitalista, o altro.
Basta leggere un po'. Ma ora diranno che anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità è in mano alla CIA.
http://www.who.int/research/en/ Massimo | 16-01-2008 | Caro amico Gordy mi sembra quantomeno "scortese" dire lasciate perdere tytti è ascoltate solo quello che dico io o quello che dicono le persone che la pensano come me.Poi su paragonare Castro a Hitler, Pinochet, Stalin mi sembra un tantino azzardato anche per i suoi amici anticastristi moderati. Perchè sono moderati vero Gordy? Perchè lei non è fautore delle idee che vengono da alcuni settori dell' esilio o sbaglio ha sempe detto così a parole vero? Fare suoi paragoni del genere fa un torto alla sua intelligenza. tytti |
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