| 09-12-2008 | Ciao Bruna,le tue parole sono tanto vere quanto belle, che dire .... cio' che trapela e'una gran bella verita' ed io ci credo.
Grazie
Savina
| | 02-12-2008 | Ciao, Savina,
ho 'ascoltato'il canto d'amore che permea le righe del tuo scrivere e che si fa elegia per gli affetti e la terra...
Lo sentirà il tuo bambino e lo immagazzinerà nel suo DNA (indipendentemente da strategie suggerite o adottate). Sarà il tessuto connettivo che legherà le tue radici alle sue inesorabilmente. Buona permanenza nella nuova patria ospitale (che nulla toglie né toglierà mai a quella elettiva del ricordo e del cuore)...
Arrivederci nelle pagine di TF.
Bruna
bruna
| | 04-12-2007 | Cara Maria, sono perfettamente d'accordo con te ed e' quello che come genitori cerchiamo di fare, insistendo sulla lingua, sulla bandiera (che a lui piacciono tanto) sulle citta', sul modo di cucinare etc ..... naturalmente nella giusta misura adattando tutto alla sua giovane eta'(sei anni); cerchiamo veramente di trasmettergli quanto possiamo semplicemente essendo quello che siamo, quindi senza il minimo sforzo; ti assicuro pero' che la frase fatidica che pronucio' un anno fa esprimendosi semplicemente con "mamma quando andiamo a casa ...." riferendosi a Lussemburgo, mi ha fatto venire un nodo in gola e un non so che' al cuore ... e' stata una cosa che non mi riesce di esprimere a parole anche se comprendo benissimo la sua situazione, come dici tu casa puo' essere ovunque, dove si vive e si puo' vivere ovunque per l'appunto ma le radici probabilmente hanno un'unica dimora costituiscono il punto di partenza ..... l'inizio ...... le fondamenta sulle quali non si puo' vacillare ....
Grazie Maria
Savina Martinucci
Savina Martinucci
| | 02-12-2007 | Per tuo figlio casa è Lussemburgo, ma le radici provengono dall'Italia. Si ricercano sempre le proprie radici e la propria cultura sempre naturalmente si trasmette.
Maria
Maria Lanciotti
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