24-11-2007 | Ho visitato la mostra e ho trovato impressionanti le immagini del pianto della madre sul corpo del figlio morto. In particolare quella dell'urlo, dove la bocca, nell'ombra, è una voragine nera. L'interpretazione della Madonna è notevole e anche la più teatrale. Una mostra assolutamente contemporanea anche se realizzata quasi venti anni fa. Alberto | 24-11-2007 | Gentile ellepi79, cercherò di darle qualche informazione sull'esecuzione delle fotografie realizzate da Carlo Fabre. Non le so dire precisamente quali obbiettivi abbia usato né il tipo di pellicola. Fabre utilizzava tecniche molto sofisticate e inventava perfino gli strumenti. Però, le posso raccontare che per la prima fotografia, quella che si rifà al quadro del Mantegna, le difficoltà sono state enormi poiché l'artista, come sappiamo, ha falsificato qualsiasi parametro e lo si vede dalle sproporzioni presenti nel corpo del Cristo. Il problema era riprodurre - con un corpo reale - le stesse alterazioni e perciò "falsificare la realtà al punto da renderla più vera del vero" come sosteneva Fabre. Per ciascuna fotografia ho personalmente allestito un set fotografico, come se si fosse trattato di una natura morta. Infatti, ogni fotografia, delle 19 che compongono la mostra, doveva avere una resa tale da sembrare verosimile che fosse la "riproduzione" di un'opera del Mantegna, con le "sue" luci, i colori, il clima... ma, nello stesso tempo, non desse l'idea della riproduzione di un quadro. Doveva essere assolutamente una fotografia: una "fotografia fotografica" come la definiva Fabre. Con viva cordialità. Alessandra Borsetti Venier | 23-11-2007 | Non ho ben capito come avete fatto, tecnicamente, intendo. Comunque la mostra è molto coinvolgente, sembra di stare dentro un luogo unico insieme a quei personaggi... grazie per la forte emozione. ellepi79 ellepi79 | 23-11-2007 | Gentile Alessandra, le rinnovo i miei complimenti per la mostra "Il Cristo del Mantegna e oltre" e le esprimo complimenti vivissimi per la Sua multiforme attività. E. C. | 23-11-2007 | Ho potuto vedere nel 2006 la mostra "Il Cristo del Mantegna e oltre" a Piazzola sul Brenta e ne sono rimasto impressionato! Non solo è un'idea geniale ma la realizzazione mette i brividi sia per la bravura tecnica che per la resa del pathos dei personaggi. Formidabile! Aldo | 22-11-2007 | COMPLIMENTI e AUGURI DI BUON LAVORO
Lucrezia De Domizio Durini | 22-11-2007 | Cara Alessandra,
mi ha fatto piacere leggere questo tuo articolo sul Cristo tuo e di Carlo Fabre con il rimando a quello straordinario affresco del Pordenone che è a Cremona. Ricordo di aver visto più volte il duomo di quella città e fin dal 1969 il ciclo di quel grande pittore mi ha sempre colpito. Non mi ricordavo bene però questa straordinaria deposizione. Pensa che sto lavorando proprio ad una "deposizione" per la cappella della Misericordia del Galluzzo, recentemente rinnovata, che farò in affresco su un supporto ligneo mobile appositamente preparato (260 x 140 circa) e che dovrebbe essere pronta entro l'anno, se ce la farò. La cosa curiosa e sorprendente è che in una serie di bozzetti preeparatori la posizione che stavo studiando per il Cristo è assai simile a quella dipinta dal maestro friulano. Accetto quindi questa singolare sollecitazione di cui ti rendo consapevole.
A presto, Andrea
Andrea Granchi |
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