25-11-2007 | Ma si ridiamo pure.
Io non sono cosi' colto, ma la merda, soprattutto quella degli altri, mi fa schifo comunque, però, se a te piace cosi' tanto...
Non disdegno la provocazione, mi piace se ha un senso estetico, la "Merda d'artista" di Manzoni – ad esempio – fu geniale perchè tutt'ora tutti si chiedono se vi è contenuta veramente e nessuno oserebbe scoprirlo (e non solo per i prezzo proibitivo dell'opera che impedirebbe la sua manomissione).
Purtroppo questo "feticcio" da maniaco serial-killer, che hai pubblicato, non mi fa ne ridere ne pensare. matteo | 21-11-2007 | Vuol ridere oltre la 'decenza'?
Sa che cosa significa merda?
ME ER DA, in sumero: 'immagine del cammino del ME'.
E vedremo col 'Ciclo del ME' che cosa significhi. Carlo Forin | 20-11-2007 | Il mio non è falso pudore, è decenza. Lei puo' esprimere il suo pensiero come meglio le aggrada, ma la provocazione è efficace quando c'è un'equilibrio tra esposizione e rappresentazione.
Si ricordi che l'immagine viene prima della parola, nel caso in questione le feci prevalgono su qualsiasi cosa lei dica. matteo lisignoli | 20-11-2007 | Mi permetta, sig. Matteo, di chiamare 'falso pudore' questa sua reazione stizzita.
E' lo stesso di tanti compilatori di vocabolari che si astengono dal riferire altri termini 'impuri'.
Emilio Zanette, ad es., che ha redatto il 'Dizionario del dialetto di Vittorio Veneto', omette la gran parte dei termini popolari della lingua 'dialettale' per questo 'falso pudore'.
Lei può dire che potevo controllarmi meglio. Ed ha ragione!
Infatti l'on. Carlo Costantini mi ha punito tirandomi le orecchie sull'oggetto della mia reazione: avevo capito male ciò che aveva denunciato l'on. Di Pietro.
Ma lasci stare queste cose, che hanno sì un sapore nobile ormai perduto nel linguaggio scurrile prevalente, ma
che non danno alcun insegnamento morale sostanziale. Carlo Forin | 19-11-2007 | Spettabile redazione,
L'immagine da Voi pubblicata urta la mia sensibilità e offende la mia dignità personale, impedendomi, tra l'altro, di leggerne l'articolo.
Vi sarei grato di toglierla. matteo lisignoli | 12-11-2007 | Molte grazie. Ho inteso male il senso del subementamento di Di Pietro che mi pareva contrapposto.
Chiedo scusa e preferisco di aver avuto torto io. La realtà profuma già di violetta! Carlo Forin | 12-11-2007 | Caro Carlo, devo ritenere che tu abbia capito molto poco.
La circostanza sarebbe stata del tutto irrilevante, se solo avessi evitato di usare riferimenti particolarmente sgradevoli alla mia persona.
Il subemendamento all'emendamento del Relatore che presenterò domani è teso ad eliminare il riferimento ai due anni di reclusione, con l'evidente intento di estendere l'incandidabilità a tutti i condannati, anche ad un solo giorno di reclusione. In verità pensavo che l'illustrazione contenuta nel Blog di Antonio Di Pietro fosse sufficientemente chiara, ma evidentemente non è così.
Molto più interessante potrebbe essere per te verificare chi voterà per il mantenimento della proposta del Relatore del Partito Democratico, che consentirebbe la presenza in Parlamento ai condannati con pena inferiore ai due anni di reclusione per delitti non colposi e chi invece sosterrà la mia proposta, che escluderebbe tutti i condannati per i medesimi delitti, anche ad un solo giorno di reclusione. Certo di aver chiarito quello che allo stato voglio ritenere un semplice equivoco, ti ringrazio comunque per lo spazio che vorrai destinare alla presente rettifica. On. Carlo Costantini. On Carlo Costantini |
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