21-07-2007 | Non ci è dato sapere se il De Ventadorn ebbe mai un simil premio. Di certo si rallegrerà nel saper dell'impeto che mosse il cavaliere, lamentando un poco, forse, il fremito della dama che a lui rimase tolto. Cavalier cortese, i versi letti han dato supporto, forse, al di Lei andare e alla fatica ma, più che tutto, all’indomita certezza circa il merito del viaggio.
Ne sia consapevole e grato, poi che generoso gesto la vita Le ha rivolto, per inseguir lo quale notre ami Bernard mai poté smettere di scrivere, e divenne poi immortale.
Ivana Cenci | 19-07-2007 | ...accolsi il suo consiglio e le son debitore: da zanzara di turno mi feci pizzicare!! In treno viaggiai, soffrendo calura e ritardo infinito...quanto meglio sarei stato in sella al cavallo di San francesco!! Mi fu subito chiaro il sentimento che la meta quei patimenti li valesse tutti, e non mi ingannai: ansiosa e fremente la trovai ad aspettarmi,la mia......donna Lionora!!! Carlo | 07-07-2007 |
Considerato che sotto l'effetto di queste temperature ci si può anche lasciar andare e, magari, farsi pizzicare dalla zanzara di turno.... meglio, certo, lasciarsi pervadere da un pò d'astuzia... fiduciosi che ci smuova al punto da pigliare un low-coast, un treno, un velocipede o un cavallo di S. Francesco che ci porti diritto, senza fermate al bar o altri intoppi, fino alla sospirata donna Lionora. Ivana Cenci | 06-07-2007 | Considerate le temperature estive, la proposta di questa poesia di Ventadorn potrebbe davvero sembrare ardita....ma letta con un pò d'astuzia, magari..... carlo |
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