Alivento: Sesto discorso amoroso: di passione e d'amore.
 
Commenti presenti : 4 In questa pagina : da 1 a 4
   13-07-2007
A proposito di grazia, un grazie speciale a Daniela Raimondi, per la sua bella poesia, per fatto che mi abbia consentito di porla a chiusa di questo mio discorso.
Non per polemica con chi vorrebbe chiudere i blog, ma per sottolineare la semplice utilità comunicativa del blog, pur nella confusionarietà, nel marasma, nella fuffa.
Io la poesia l'ho trovata qui
http://danielaraimondi.splinder.com/post/11415828/Fabula


Alivento   
 
   09-07-2007
grazie per la risposta dettagliata e per la grazia con cui l'hai data.
gugl   
 
   08-07-2007
Mi piace molto questo tuo commento Stefano.
Direi che è uno dei più stimolanti che tu hai offerto alla mia attenzione, prestandomi a tua volta un'attenzione che non finirò mai di smettere di pensare immeritata, tanto quanto ambita e desiderata.
Mi piace per svariate ragioni. L'accenno di critica in analisi del testo che questo mio "saltibeccare" tra etimologia ed esperienza ti ha indotto a proporre. E' davvero terribilmente vero che l'amore non è solo scienza e che non se ne può discorrere in termini esatti. L'amore ahimè è vita, quanto di più interessante, mutevole e proteiforme. Riflettevo appunto recentemente su quanto tu qui scrivi, che cioè per molti sarà difficile riconoscersi in queste mie parole di "splendore d'amore".
Infine mi piace che tu abbia parlato di verità, cosa non meno mutevole dell'amore, per quanto assai più rara; a volte, singolarmente connessa all'amore, nel senso ad esempio che chi ama la verità, amerà una pesona sincera, oppure che non si può amare intensamente se non si è persone vere, cioè autentiche, cioè capaci di provare sentimenti autentici.
La verità è un altro tema estremamente affascinante che mi piacerebbe approfondire con una serie articolata di altri "non scientifici" discorsi.
Chiudi poi il tuo commento con la lusinga dell'autorevolezza e capacità retorica sulle quali sorvolo, non ritenendo opportuno rimarcarle, anche perchè la mia angolazione non è la più favorevole per percepirle. Ad ogni modo ti ringrazio.
La mia replica alle tue obiezioni è questa.
Il filum etimologico è appunto soltanto uno schema, punti d'appoggio, per dare scheletro al discorso. Proseguirò infatti con altri significati del termine passione nel prossimo o in altro successivo articolo, il cui titolo presumibilmente sarà "di passione e di vita". Ed anche lì scivolerò consapevolmente sulla "buccia di banana" ovvero dalla scienza alla fantascienza. ;)
Non ho mai avuto alcuna intenzione di trattare l'argomento amoroso con intenti scientifici e questo l'ho ben chiarito nel mio primo discorso.
Infine ammetto di aver delineato l'amore come sentimento di un fulgore abbagliante; se ciò che scrivo poi sia vero o meno lo lascio all'esperienza di ciascun lettore con i miei migliori auguri.
Cari saluti.
Ali
Alivento   
 
   24-06-2007
molto bella la poesia, e su questo siamo d'accordo, visto che l'hai scelta. Sotto il profilo metodologico, passi dall'etimologia all'esperienza come se avessero lo stesso valore di verità. Ciò che scrivi intorno all'innamoramento, per esempio, è vero perché l'hai provato; ti darà ragione chi l'ha vissuto come te. A questi il tuo discorso confermerà il noto, per gli altri, non sarà convincente.
Del resto non hai alternative: possibile trattare l'amore con gli strumenti della scienza? Se la risposta è no, la verità non sta nella cosa, ma nell'autorevolezza della persona che la dice e nella sua abilità retorica: due aspetti che non ti fanno difetto :-)
gugl   
 

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276