03-05-2007 | Caro G.S.,
grazie! Quando uno è solo teme di fare il don Chisciotte e di lottare senza speranza contro i mulini a vento. Quando si comincia ad essere in due, la fiamma della speranza divampa!
Hai ragione: la Gabanelli ha fatto un servizio coi fiocchi, che lascia pensare che esista ancora il giornalismo utile.
Ha affrontato il tema dei politici che agitano le sozzerie dei campanili per alzare la quota inutile delle province.
Erano 92, quando Ugo La Malfa le dichiarò inutili alla nascita delle Regioni, quarant'anni fa. Oggi sono 107 e domani saranno 128, aggiungendo le 21 in attesa di nascere.
Nasceranno, perchè nulla osta. Non costano di più, ma uguale. Solo che la quota utile alla società cala. Le ultime stime dicono che costano il 73% di tutta la spesa in costo dei dipendenti, ed il 27% in servizi per la società. Ogni nuova provincia nasce aumentando i portaborse dei politici, che dunque 'creano lavoro' e riducendo la quota utile alla società, che si fa infinocchiare con l'idea che Bassano è utile -Bassano sarà l'ottava sozzeria provnciale in Veneto-, cioè che la vicinanza del centro di decisione migliorerà l'efficacia decisionale.
Qual'è 'sta spesa totale? 230.000 vecchi migliardi l'anno.
Quattro finanziarie! Tre per i dipendenti pubblici, una per la società. Le tre in crescita, l'ultima in calo.
Questo è il vero grande problema che zavorra le idee di sviluppo dei vari Padoa Schioppa, Bersani, Letta (quello che si è macchiato di un OK ad una nuova provincia -nel servizio in parola). In giugno si comincerà a discutere del quadro pluriennale in cui inserire la consueta finanziaria 2007: se non si parlerà della zavorra delle province si farà del quaquaraqua'. Non se ne parlerà, perchè in questo punto di irradiamento della cancrena istituzionale prolificano i politici, è il luogo di nascita di questi nullafacenti!
Grazie per il non isolamento!
Carlo
Carlo Forin |
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