21-04-2007 | interessante
sopratutto per una come me che è stata una testimone di Geova MaiPiù | 11-04-2007 | sì ali, è come dici tu. riguardo il sentire scrivo solo di quello che sento visto che scrivere non è il mio mestiere ma il mio piacere. ciao e a presto. a. antonella | 11-04-2007 | spesso siamo noi che vogliamo credere e vogliamo sentirci dire quello che più desideriamo sentirci dire. bisogna saper dire no giovanni, anche a noi stessi. grazie per il passaggio antonella
ps. sai per caso come mai nel mondo paperiniano non ci sono madri? antonella | 11-04-2007 | Credo che in questo quadro giochino un ruolo importante i meccanismi della seduzione combinati con la meschina propensione all'approfittamento della debolezza altrui che è propria di certe persone, la necessità, di contro, che alberga in ognuno di noi d'essere lodati, apprezzati, gratificati, che ci rende tanto più deboli quanto meno intimamente consapevoli del nostro valore. Lo spessore di questa forza interiore è una variabile condizionata da una serie molteplice di fattori.
Un bel testo, antonella, evidentemente sentito.
Alivento | 10-04-2007 | sono entrato qui per leggere di paperone e invece leggo questo tuo intervento che bene evidenzia certi meccanismi presenti, credo, ben oltre la realtà delle sette e dei gruppi chiusi. Sì, bisogna stare all'erta e saper dire no, con le buone o con le cattive.
ciao
giovanni giovanni nuscis | 28-03-2007 | posto questo interessante e pertinente commento di maria grazia che mi ha scritto in pvt, ringrazio maria grazia per aver consentito alla pubblicazione su questo sito. in effetti chi opera il male è la prima vittima del suo stesso male. il male porta alla distruzione della vita, perciò è male. dirlo può sembrare banale ma è così. un caro saluto antonella
"c'è un libro molto bello sul tema: il carisma malato, di enrico pozzi - spiega che il sacro è costituito dalla relazione affettiva tra persone, in quel caso era un sacro deforme e manipolatorio - e lo stesso Jones, che si tolse la vita con i seguaci, era la prima vittima del suo male"
"un sociologo psicanalista che disamina per il largo e per il profondo qualcosa che per statuto suo proprio deforma e mutila (nel suo caso moltissimo, era un gran politicante e però di assoluta severità irrazionalistica) la realtà conosciuta, crea un universo completamente scisso da ogni altro universo conosciuto: la setta, un ordine che ti lusinga a morte per staccarti dal contesto instilla un codice che è un veleno per le relazioni precedenti e disperato collante per quelle interne all'universo nuovo - che in questo caso mirava in un grande paradosso al proprio annientamento"
antonella | 28-03-2007 | Grazie Francesca per essere passata. certo tutto nasce dal nostro bisogno d'amore e il falso amore in questo nostro bisogno trova terreno fertile e ricco di humus per attecchire come gramigna. lasciando da parte il love bombing e considerando un aspetto "normale" spesso non vediamo l'altro per quello che è ma come vorremmo che quell'altro fosse, come una nostra proiezione e per questo, quando capita che cambia la luce, vediamo la realtà e ci accorgiamo che ci siamo sbagliati, non che l'altro è sbagliato ma che noi ci siamo sbagliati sul suo conto, che abbiamo preso un abbaglio. ciao e buona giornata antonella antonella | 27-03-2007 | spesso si ha così tanto bisogno di sentirsi amati da non chiedersi nemmeno dell'onestà di tale sentimento o della fonte da cui proviene...
succede, con risultati meno gravi!, anche nella coppia: quando quel bisogno di essere amati è appagato o svanisce ci si accorge di aver passato mesi o anni con un estraneo.
"Amore è tutto quello che si può ancora tradire" scriveva Pazienza. In ogni senso.
Bel pezzo, Antonella! Francesca M. |
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