Vetrina/ Maria Lanciotti. Un passo dopo l'altro...
 
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   04-11-2024
la Storia e la storia. per nostra memoria:

\"Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese è speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale.\"
Pier Paolo Pasolini, Scritti corsari, 1975
maria   
 
   30-10-2024
Restaurare quel “bene “ che , nelle sue diverse accezioni , è stato sempre presente nella storia dell’umanità ( insieme di singoli uomini dotati di capacità intellettive e libero arbitrio , persone in grado di scegliere ).
Di bene e di male è intessuta tutta la Storia .
Soltanto che il male è più rumoroso, la carezza è silenziosa
Oggi il male appare predominante perché si è abbassato progressivamente lo stile di vita : è prevalsa la volgarità e il disinteresse per la cultura che non produce beni di consumo… .
La corruzione non è solo questione di etica , ma anche di estetica.
Banalità e stupidità sono segni delle perdita non solo del senso del bene , ma anche del bello .
Restaurare… si può …senza far rumore.

G.R.   
 
   28-10-2024
restaurare tutto ciò che non è mai stato, nella storia dell'uomo? più che arduo, impossibile. ma che viva la speranza
che si opponga alla disperazione
maria   
 
   27-10-2024
Concordo amica cara : perché almeno “viva il senso dell’umano “…
In modo collettivo , dovremmo puntare, con fermezza , a restaurare sensibilità, saggezza, slancio ideale, coerenza, onestà, altruismo, disinteresse, trasparenza e l’umiltà .
Troppo arduo ? La speranza ( dicono ) … sarà l’ ultima a morire….

G.R.   
 
   26-10-2024
ricevo e apprezzo la tua 'carezza' che ricambio, Giuseppina cara. un conforto, nello stato di abbattimento generale, di cui tutti necessitiamo. non è più tempo di illusioni e false speranze, che viva almeno il senso dell'umano, della compartecipazione. da trasmettere a chi segue, guida e memoria.
maria   
 
   26-10-2024
Se Eugenio Montale ha incontrato “spessoil male di vivere" oggi lo si vive - come tu scrivi, Maria - “ un passo dopo l’altro …un giorno dopo l’altro… “
Sono in particolare i giovani ad avvertire tale disagio .
Spesso quando essi chiedono “ presenza “ attenzione e cura trovano soltanto indifferenza e incomprensione.
Viviamo in un contesto socioeconomico ed affettivo in continuo mutamento, le famiglie , ( non tutte ! ) perdono il ruolo di guida, in quanto rese fragili dai mutamenti sociali, dalle assenze, dalle carenze nella comunicazione e nel dialogo.
Si augura agli operatori educativi di poter superare presto “ questo tempo abietto “ e potere tutti godere “ di altra vita, di prati verdi e pettirossi…”


G.R.   
 

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