13-01-2024 | Grazie, Marisa. Mi hai dato l'anima del libro di un migrante.
E' vero: anch'io discendo da migranti. Mio nonno paterno Oddone, migṛ in Argentina con mia nonna Pasqua, il loro figlio Gino -mio padre- con l'altra figlia Teresa. A Buenos Aires nacque mio zio Fortunato. Le arie non conferirono alla nonna, che rientṛ coi figli in nave, cibandosi di banane.
Il nonno rimase là a fare il tranviere. Mandava a casa in Italia i guadagni. Ad ogni sommossa si nascondeva sotto al tram. Dal 1922 al 1938 rimase là da solo ad alimentare la famiglia in Italia. Al ritorno porṭ 'un capitale' che nascose sotto al letto non praticando le banche. A fine guerra poteva comperarsi una bicicletta col suo capitale.
Morale, soffro le pene dei migranti odierni come se fossero le mie pene Carlo Forin |
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