14-04-2023 | Maria,
Giacomo Leopardi fu poeta e profondo studioso della parola. Rimase disastrato dal positivismo di August Comte (suppongo io, perché leggeva e si aggiornò col male del secolo) e fu lontano dalla fede fino all’ultimo. Io mi auguro che abbia ragione il prete che disse che si confessò, prima di morire, perché lo amo.
Io vivo in via Giacomo Leopardi, perché, quando presi casa 19 anni fa, decisi di venir qua anche coccolato dal poeta de L’infinito, A Silvia etc..
Al mio poeta rimprovero di non esser andato più a fondo con le parole: -che fai tu Luna in ciel, dimmi che fai silenziosa luna?- Se avesse cercato meglio, sarebbe arrivato a capire che la Luna fu stata la massima divinità zumera; lu.na.me, col potere creativo –me- ‘creava’ gli uomini. Un “astro” lontano ma non assente, creatore addirittura. Invece, anche il mio poeta non la volle dea.
Carlo Forin | 14-04-2023 | Maria, io gioisco della tua attenzione e ti voglio bene.
Amo la lingua con tutto il cuore, ma non sono un poeta.
Sto nella quinta dimensione, quella della conoscenza della parola attraverso i nomi degli dèi. Adesso, internet è pieno di archeologia linguistica- senza nomi degli dèi. Costoro sono dei positivisti, seguaci inconsapevoli di August Comte. L\'impresa che mi è capitata ha qualcosa di straordinario.
Sono un laico-monaco, un credente, non mistico, che sogna che altri si innamorino dell\'archeologia del linguaggio in modo che cresca l\'amore per la parola in una pace che ci faccia star tutti insieme. Carlo Forin | 13-04-2023 | tu SEI poesia, Carlo! fortunato e felice chi capita nel vortice della tua prodigiosa avventura! Maria | 25-03-2023 | Amo la parola,
e non sono un poeta.
Mi piace la storia della parola.
Fu verbo, ablativo di verbum (verba pl.).
Verbale in it. mantiene verbale del lat. tardo (fr. verbal).
Metto a verbale che verb- gira tra le parole neo-latine.
Parola è palabra in spagn., che unisce pala (dal palaico) + -bra, zum. bar.
Coi zumeri la parola fu stata inim,
al tempo imin, quand’era:
tutto e sette, in circolo con inim.
Sette come i giorni della settimana e le sette divinità,
che avevano la parola creativa,
il me,
quella parola che ognuno di noi ha, in circolo con io.
Chi crea? Io creo, quando Im,
il dio Vento zumero-Spirito di Dio bibl. è con me e mi ispira la parola.
Adesso sono venturoso, da ventum,
beato, fortunato e felice,
nei circoli della parola.
Carlo Forin |
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