30-01-2022 | Sono sulla sua stessa linea di pensiero, Sergio Caivano.
Da docente , nei tantissimi anni d’insegnamento, ho sempre contrastato ogni forma di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza .
g.r. | 30-01-2022 | Condivido g.r. sul fatto che le commemorazioni non sono sufficienti. Occorre coinvolgere molto di più le scuole, la magistratura che fa qualcosa ma forse è, in parte, limitata dalle leggi Scelba e Mancino che regolano la materia. Occorre anche che la stessa opinione pubblica si schieri decisamente, non votando, per esempio, quei partiti che strizzano l'occhio alla destra eversiva. Ma se non ci fossero le commemorazioni e le pietre d'inciampo, le cose andrebbero peggio. Sergio Caivano | 28-01-2022 | Curiamo l'empatia e la memoria. Saremo radicali? Non ancora, ma metà strada percorsa insieme ci farà bene. Carlo Forin | 28-01-2022 | «Abbiamo strappato la pianta, bisogna strappare la radice» …ma la radice non si strapperà né con “le pietre d’inciampo” né con le parate della
“ giornata della memoria”
Penso che dovremmo ricordare fatti e persone per tutto l'anno.
Solo pochi giorni fa un ragazzino è stato picchiato perché ebreo.
E se non l'ebreo, si discrimina lo straniero, l'omosessuale, l'anziano, il diverso, chi non la pensa come me.
Possiamo celebrare tutte le giornate della memoria che vogliamo, certamente è utile e necessario, ma se non grattiamo via la ruggine della cattiveria e della sopraffazione che indurisce il cuore, non potrà mai cambiare nulla.
Perché non è la memoria che ci manca, ma l'empatia, l'accoglienza, l'amore verso l'altro.
Chiunque “altro”.
g.r. | 27-01-2022 | Figlio di Volpe (nome partigiano di mio padre), membro A.V.L. (partigiani bianchi), lodo ogni pietra d\'inciampo. Carlo Forin |
|