14-11-2019 | ...Liliana ha vissuto, quando era una ragazzina, l'istituzionalizzazione della crudeltà, del sadismo, del puro odio. È sempre questo l'obiettivo del male: sostituirsi a ciò che è dolce, armonioso, grazioso, generoso, accogliente, benefico. E non è una novità, purtroppo, che l'aspetto più cupo dell'animo umano riesca - come fa oggi, ancora oggi - ad ammantarsi di simboli e valori, a produrre leggi, a indossare le divise e i vestiti del potere, a penetrare nelle sedi dove si decide ogni aspetto della società umana. Da quelle posizioni, avvalendosi della grancassa dei media, diventa agevole proporre ai popoli l'odio (anche ribattezzandolo "amore" o "giustizia" o "progresso") come finalità prevalente di ogni vita... Roberto Malini | 14-11-2019 | Sono d'accordo con G.R.: se non recuperiamo il perduto senso dell'umano, finiamo per abbracciare l'avidità, la paura, la calunnia, l'egoismo, la rabbia. Non esiste una forma di cultura che possa sostituire il cuore e il cuore, prima ancora della mente, trova la sua linfa vitale nella memoria. Memoria da cui nasce e rinasce l'attenzione alla verità, che è l'unica bussola che ci possa consentire di distinguere il male dal bene, cosa che sembra semplice, ma semplice proprio non è. Roberto Malini | 14-11-2019 | "Oggi Liliana, la coraggiosa Liliana, la nostra amica, l'amica del bene, perde la sua libertà e la sua serenità, perché – a causa delle minacce dei razzisti, fomentate anche da figure istituzionali – è costretta a girare sotto scorta."
La cosa vergognosa è l'ISTITUZIONALIZZAZIONE di questo comportamento INUMANO.
Barbarah Guglielmana | 13-11-2019 | Siamo tutti chiamati a difendere e proteggere Liliana Segre, a contrastare ed estirpare quella infestante pianta del cattivismo, quelle radici d’odio sedimentato che offendono la ragione, la sensibilità e il senso di umanità, soprattutto attraverso la scuola e l’istruzione g.r. | 12-11-2019 | Salvini aveva paura di guardarla negli occhi e vedere specchiata nella loro profondità un'insopportabile verità. Roberto Malini | 11-11-2019 | Caro Roberto, dì tu a Lil.i.an.a Seg.re che il suo nome significa in zumero: 'cammino, -re, nel piovere, seg7 dei semi, -a, dal cielo, -an- nel sentiero, -i- del vento, lil-'. Mi pare che un nome così favorevole non la farà sentir sola in mezzo a questa gazzarra del Grande Ridicolo che, prima accetta di incontrarla, poi declina l'impegno mettendo Israele in allarme. I venti sembrano contrari causa i nostri giornali che si lasciano agitare solo dai venti tempestosi. Qua giù tra il popolo noi siamo con lei! Carlo Forin |
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