27-08-2018 | -l’ Europa troverà la sua anima e la direzione verso cui tendere. Più cultura, dunque-.
Cara Sandra, questa base di fede è il punto di partenza.
Possiamo risalire dall'abisso in cui siamo.
Più cultura attiva e più politica buona ci aiuteranno.
Occorre discernere: gli Stati (Uniti) d'Europa ci sono (uniti ma rissosi). Come cittadini, possiamo ricordare che l'impero romano ebbe una sola cittadinanza dei suoi membri, con diversi imperatori che romani non furono. Dopo 2000 anni potremmo vergognarci di continuar a distinguerci come italiani, francesi, tedeschi etc. e gridare ai politici: se non siete capaci di darci un passaporto europeo a 62 anni dalla nascita della comunità di Stati a che servite? A nulla! Proclamate la cittadinanza unica degli europei!
La politica buona manca in Italia in modo clamoroso. La nostra Costituzione continua ad esser priva di leggi attuative al suo cuore (art. 49) con l'istituzione del delitto politico discendente dalla nascita del partito politico legale. Ecco, cominciamo a chiederne la nascita. Carlo Forin | 27-08-2018 | Gentile Sandra,
si, è come lei scrive “ la distanza tra i politici e la popolazione “ è percepita da molti di noi “abissale.”
C’è - ricordo -una parte degli italiani che sostiene l’attuale Governo, convinta che il fulcro delle sciagure italiane sta negli immigrati o nei rom.
E c’è una Europa che si mostra inadeguata ad affrontare l’inarrestabile ondata migratoria proveniente da Africa ed Asia ( e conosciamo bene le cause di questo fenomeno di cui in parte siamo responsabili) .
Oggi l’Europa, dominata da leggi economiche e finanziarie, appare insensibile ai problemi della persona e quindi umanitari. Ritengo , pertanto, il nuovo umanesimo a cui lei accenna , al momento, non è soltanto assente , ma anche lontano.
L’Europa, dovrebbe, innanzitutto, riscoprire le proprie radici ,e con esse la propria identità umanistica e cristiana.
Cristianesimo e umanesimo sono i pilastri della cultura europea, dai quali è impossibile prescindere. L’uno e l’altro , sia pure pere motivi diversi, hanno posto al centro la Persona umana e i valori di libertà e dignità su cui essa si fonda. Solo prendendo atto di questo comune denominatore
l’ Europa troverà la sua anima e la direzione verso cui tendere. Più cultura, dunque.
Solo così gli Stati che la compongono possono aprirsi agli altri, accoglierne la diversità, rispettarne i diritti.
Se vuole, cara Sandra, potrà leggere anche una mia nota sul pensiero della filosofa Maria Zmbrano postata tempo addietro su Tellusfolio.
Un cordiale saluro
g.r.
http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php%3Flev%3D62&cmd=v&id=19091
Giuseppina Rando | 26-08-2018 | "La cronistoria della Diciotti dimostra come la distanza tra i politici e la popolazione stia diventando abissale."
Io me lo auguro. Ma non sono convinto che coloro che votarono 'l'attuale governo' pupi pop siano pentiti neanche un po'. Noi stiamo vivendo l'abissale convergenza dell'omissione europea al suo compito di proclamare la cittadinanza unica dei 500 milioni di europei con l'omissione italiana di proclamare la disciplina legale dei partiti. Questa disciplina metterebbe in carcere il ministro degli interni, segretario della Lega, che non sta restituendo 49 milioni sottratti allo Stato, ed indagato per il sequestro illegale della Diciotti. Manca dunque sia l'ordine politico sia l'ordine legale. Ogni opinione nel caos è lecita. Cara Sandra, condivido la tua innocente indignazione. Carlo Forin |
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