| 21-03-2018 | Caro Riccardo, neo-eletto, io ti unisco la mia richiesta. Ho dato il voto a + Europa. Ho due idee: il partito legale e la cittadinanza unica europea.
‘Esplora’ ti invita a sciogliere i gruppi e comporre l'unità nuova.
Quale?
Io ti invito ad essere radicale: confeziona lo statuto associativo sulla base dell'orientamento costituzionale all'art. 49: Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
Dopo 70 anni noi non abbiamo la disciplina del diritto di associazione, la disciplina di sindacati fondati pubblicamente e la disciplina dei partiti. Perciò il delitto politico non è previsto. Basta!
Da radicali, voi avete iniziato la sostanziale rottamazione dei partiti giunta al suo culmine con le cinque stelle; siete responsabili, come siamo tutti, di non aver tradotto in legge il crimine politico.
Costruisci uno statuto che sia anche un pro-forma del disegno di legge fermo in Parlamento. E mobilita i partecipanti a diffondere l’orientamento anti-corruzione: disciplina politica col partito legale.
Da questo nucleo sarà possibile allargare il numero di + Europa ben oltre il 3%.
Forza!
Carlo Forin
| | 20-03-2018 | Benissimo. Ci aspettiamo intanto, Riccardo, che all'atto della tua proclamazione a deputato ti dimetta da Segretario di Radicali Italiani. Non per obbligo statutario (credo, anche se non sono compiutamente informata sul punto) ma certamente per prassi (e teoria) radicale su separatezza e completa autonomia 'eletti'-'Partito'.
Quanto all'evoluzione del progetto +Europa, se i tre soggetti iniziatori decidessero subito di sciogliersi in un'unica realtà 'federativa' (quindi proponendosi seriamente di accoglierne altri e a ciò statutariamente predisponendosi) certamente corrisponderebbero alle aspettative di attivisti ed elettori, in massima parte gli uni e gli altri non associati in alcuna organizzazione promotrice ma pronti a percorrere un pezzo di strada assieme. Senza contare il grosso problema che ciò risolverebbe d'emblée in casa radicale togliendo ogni alibi ai duri-e-puri e archiviando definitivamente la non nuova storiella della dicotomia pannelliani/boniniani.
Cordialmente
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