25-03-2007 | Bella la tua riflessione, Gianfranco Cordì, ed opportuno il tuo spunto su Popper.
Ragionare 'tra esperienza e convenzione' vuol dire, dal mio punto di vista, approfittare dell'esperienza fatta dalla sociologia per rielaborare il concetto di ideologia di Karl Mannehim. Quest'anno ricorre il cinquantesimo dalla pubblicazione in Italia del suo 'Ideologia e Utopia'(Il Mulino).
E' ideologia l'intervento a commento che mi ha preceduto.
E' 'ideologia laicista', per la precisione. Come 'ideologia clericalista' sarebbe (probabilmente) un intervento contrapposto a quello. Perciò evito.
Le abitudini possono essere condizioni di morte della riflessione (consapevole)e le convenzioni sociali sono rituali che spengono il pensiero creativo.
Parlo di Popper, il mio epistemologo, come di chi ha scritto: non ha nessun valore scientifico la convinzione di tutti su di una cosa; può essere una credenza falsa.
Il vero ed il falso sono categorie scientificamente testabili su cose di questo mondo.
Anche nella storia passata. Questa ultima cosa è ciò che prospetto alla riflessione di tutti: l'ideologia indoeuropea è ciò che ha fatto dire a Semerano -Canto per me solo?-. Ovvero: siete tutti matti? Lui la chiamò 'favola', essendo un linguista non sociologo.
-La convenzione deve essere formalizzata da un protocollo preciso che fissi l'esperienza testabile-: mi pare che questa sia una riflessione omogenea con la tua.
Ogni deviazione può essere ideologia, ovvero condizione di falso. Carlo Forin | 24-03-2007 | Ce ne fossero un milione di Poincare! Grazie a Tellusfolio per queste righe di saggezza. Basta poco a fare piazza pulita di tanto positivismo e neopositivismo che ci trasciniamo da secoli. Detto fra di noi: il concetto di verità scientifica viene ancora confuso troppo spesso con la verità metafisica. Infatti le verità scientifiche sono coerenti e utili ma cambiano con l'avanzamento della scienza; invece le verità metafisiche (religiose, ideologiche, ecc...) sono presupposte vere da sempre e per sempre indipendentemente dal contesto e dall'esperienza.
Riassumendo: la debole torcia della scienza aiuta il cammino dell'uomo nel buio dell'esistenza, mentre il faro del delirio paranoico accieca la mente e il cuore creando problemi a tutti.... giancarlo |
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