06-02-2017 | Ed è altrettanto importante che ci siano riviste come TellusFolio che danno spazio alla letteratura (e al dialogo) civile su temi significativi come quello delle politiche sulle migrazioni, di cui si dibatte troppo poco e di cui il popolo italiano e i popoli europei sono assai poco informati. Roberto Malini | 06-02-2017 | Già l'assonanza, nel titolo della composizione, con il 'patto di Jalta' (magari del tutto inconsapevole) annuncia la severità del giudizio di Malini sul memorandum recentemente sottoscritto da Gentiloni per l'Italia e Al Serraj per la Libia. Io non sono così drastico, né uso gli aggettivi eccessivi di Garofalo. Le, indubbie, difficoltà in cui si trova attualmente la Libia non dovrebbero far perdere di vista che è proprio con lo sviluppo di relazioni e collaborazioni che potrebbe essere aiutata ad uscirne. La stessa realizzazione di 'corridoi umanitari' (indubbiamente più sicuri della semplice eliminazione della traversata con mezzi pericolanti) non potrà mai avere concreta attuazione senza la convergenza di intenti e volontà da parte di Ue e paesi africani. E così un contrasto efficace ai trafficanti di esseri umani.
Certo i limiti ci sono tutti, e anche le ambiguità della 'priorità al salvare vite' e del 'prestare soccorso' con la quali si nasconde una sostanziale 'politica del contrasto e del respingimento' (il precedente della Turchia, in effetti, contribuisce ad alimentarne il sospetto). Ne riferisce nel dettaglio Emma Bonino in un'intervista rilasciata ieri a “La Stampa”:
http://www.lastampa.it/2017/02/05/esteri/lue-si-scandalizza-per-il-bando-ma-in-libia-non-molto-diverso-RSh9xu6FuZHIeYUajpsRrO/pagina.html
Molto importante, in ogni caso, che la produzione letteraria e intellettuale in genere si occupi così da vicino – affiancando la 'militanza civile', di cui del resto diventa espressione – di queste 'faccende', che è bene non siano lasciate soltanto alla politica e alla diplomazia. Enea Sansi | 06-02-2017 | So che è un tema molto importante per te, sia come autrice che come essere umano. Purtroppo se ne parla e scrive poco. E spesso, artatamente, capovolgendo i termini dell'accordo, presentandolo come una procedura umanitaria per salvare vite umane. EveryOne Group ha trasmesso ieri un appello alle istituzioni europee e all''Unhcr, segnalando come il piano avviato dal patto fra Italia e Libia e proseguito con il summit a La Valletta violi palesemente l'articolo 33 della Convenzione di Ginevra del 1951, che proibisce i respingimenti. Roberto Malini | 06-02-2017 | un patto diabolico, violento e criminale, grazie di averne parlato patrizia garofalo |
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