07-02-2017 |
sono un insegnante che ha amato molto quello che ha fatto , il mio rapporto con i ragazzi e quanto riuscivamo a fare " insieme" è stato arricchimento soprattutto per me. Anche ora che sono in pensione incontro molti di loro, ci scriviamo andiamo fuori a cena.......è tutto ancora molto ricco di condivisione.
grazie Carlo patrizia garofalo |
07-02-2017 |
Cara Patrizia, ti ringrazio del \'canoscenza\', la parola usata da Dante. L\'avevo scritta dapprima. Poi, ho voluto verificare il testo che viene pubblicato oggi e mi sono arreso. La mia memoria comincia a sbagliare ed ho pensato che questo fosse uno di quei casi. Ci voleva una buona insegnante! Grazie. Carlo Forin |
07-02-2017 |
Cara Patrizia, io non so insegnare. Ho fatto un'esperienza di una settimana ed ho capito che il vostro non è il mio mestiere. Tuttavia, l'appello dei 600 insegnanti che hanno avuto l'umiltà di chiedere aiuto alla politica merita di venir amplificato suscitando uno scatto d'orgoglio nei piccoli italiani e non solo tenerezza materna, sempre giusta. Carlo Forin |
05-02-2017 |
Quanto scritto da Cacciari è da sempre l’obiettivo della scuola e il percorso che noi insegnanti intraprendiamo dall’inizio dell’anno scolastico. Le riforme che si sono susseguite fino ad oggi non sono state altro che manovre politiche ed hanno impedito ( inutile dilungarsi sul come , quando e perché )un sano svolgimento degli obiettivi didattici e di “canoscenza”. Ridurre i ragazzi a porcilaio e fango però mi sembra veramente troppo. Le parole possono essere ben scritte ma quelle che leggo sono presuntuose anche con una perfetta conoscenza di Dante e Manzoni e con tutti i congiuntivi ben strutturati. patrizia garofalo |