L'irriverente. Dobbiamo continuare a vivere in un Paese sessuofobico che ha paura di se stesso?
 
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   02-02-2016
Caro Vincenzo, noi siamo in un Paese burocratizzato. Non sessuofobico. Ma, al contrario: sessuo-assatanato. Condivido la tua incazzatura. Ma, inserisci gli episodi che ci rattristano nello spirito degli amministratori pubblici, che hanno coperto le statue 'per rispetto' dell'Ayatollah, che si è stupito di tanto zelo, con i politici, come Francheschini che si domandano 'perchè l'han fatto?'. Io non invito a riconoscere con nome e cognome i responsabili. Invito, invece, i buoni amministratori a dissociarsi: non vi vergognate?
Carlo Forin   
 

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