21-05-2014 | Ahahah! vedrai Gordiano che questo coup de theatre ( che sono certo nemmeno tu ti aspettavi ) ti restituirà il diritto di tornare a cuba. Gordiano Lupi alleato alla nomenklatura. " Tu come la pensi?" " Che c... ne sò" ...Altro che Garrincha! ... marc | 21-05-2014 | Ahahah ! la commedia continua. 14ymedio appena uscito e subito deviato; e su cosa? sulle lamentazioni di Gordiano Lupi. Leomesa non aveva ancora finito di guaire sulla scelta del giorno dell' inaugurazione, che i suoi capò a l' havana avevano già piazzato il colpo da maestro. Il minestrone, l' ennesimo minestrone cubano è servito. Verrebbe da pensare, come nel minestrone di pasoliniana memoria: " Ma tu come la pensi?" Risposta : " Che c...ne sò!?"... Cuba que linda es Cuba .... marc | 21-05-2014 | scrive ora lastampa.it [http://lastampa.it/2014/05/21/esteri/cuba-bloccato-il-sito-di-yoani-sanchez-al-suo-posto-pagina-contro-la-blogger-u4w1p41krYOO9KQUxMNbSO/pagina.html]:
« È stato già bloccato a Cuba il quotidiano on-line lanciato poche ore fa dalla blogger dell’opposizione, Yoani Sanchez.
Gli utenti dell’isola che cercano di visitare “14ymedio”, rivendicato come il primo media indipendente sull’isola, vengono automaticamente reindirizzati verso un’altra pagina, “Yoanislandi.com”, che contiene attacchi alla blogger così come articoli di blogger filo-governativi. »
il bello (o il brutto), e' che su Yoanislandi.com campeggia foto e occhiello della versione spagnola del post del 9 maggio in cui gordiano smascherava per la prima volta certi comportamenti poco carini di yoani
ti risulta, gordiano, e che ne dici? cmq 14ymedio.com e' regolarmente raggiungibile dal resto del mondo... bernardo.parrella | 21-05-2014 | No, Enea. Non coincido con te. O meglio la nascita di un giornale è gioia sempre e quando, nel rispetto delle opinioni altrui, almeno abbia un minimo di onestà, che non sia bugiardo. Da anni stiamo assistendo a quel che sarà questo “nuovo giornale”: menzogne, tergiversazioni, incitazioni subdole, contradizioni, supercritica di una parte e silenzio, complicità e appoggio ai paganti. E non è un modo da dire. Il governo Usa e l’Usaid dicono, bianco su nero, che pagano Yoani e suoi. E – come detto altre volte – non c’è niente di male che qualcuno sostenga anche economicamente idee diverse; ma, qua parliamo di ben altro: paga il Paese che da più di 50 anni blocca il mio con inimmaginabili danni per mie compatrioti indipendente delle loro opinione politica, paga il Paese che ha una legge ingerente, antidemocratica e inumana che non esclude nemmeno l’opzione militare, paga il Paese che ha causato oltre 5.000 vittime fra morti e feriti per terrorismo.
E chi sono questi del “nuovo giornale” che ricevono i soldi? L’ala morbida che segue quella dura. Infatti, sono sempre assieme. Prima lo negano ma dopo la verità viene a gala. Un esempio? Quello che si presenta come vittima di democratico e pacifista il male chiamato Ghandi cubano con chi si riunì, festeggiò e posò nel suo viaggio a Miami? Con niente meno che Posada Carriles, il Bin Laden delle Americhe.
Io a i “giornali” – che oltre tutto non è nuovo – che sono pagati dal vittimario per screditare le vittima e scagionare il vittimario non ci credo. Anzi, lo condanno.
Leonardo Mesa | 21-05-2014 | Eh, dai! Leonardo...
la nascita di un nuovo giornale è sempre una buona notizia! Enea Sansi | 21-05-2014 | Troppo tragico/comico: la data di inaugurazione.
Fino adesso era il 20 maggio la data preferita. Era il ricordo di quando nacque la repubblica cubana, ancora sotto occupazione Usa e dopo disarmare e smembrare le esercito liberatore mambì, con “elezioni” presidiate e comandate per e dagli Usa.
Arrivò il monento di levare la bandiera Usa e alzare quella cubana (che non è altra che una copia di quella del Texas e simile a quella del Porto Rico anche esse occupato). Così l’Usa scesi lentamente ma la cubana – guardate caso – era male legata e cade a terra mentre la alzavano. Massimo Gòmez, presente alla cerimonia, la prese e scalò il asta per metterla sopra. Casualità o voluta sfregio perfino quel giorno?
Quella repubblica nacque come protettorato Usa e con una Costituzione che dava il diritto agli Usa di intervenire negli assunti interni di Cuba quando le pareva. Si assicuravano due basi navali una all’oriente (Guantànamo) e altra a Occidente (Caimanera, dopo non realizzata). Il “diritto” fu usato dagli Usa per altri due interventi militari e per avere una PERMANETE presenza militare.
Il 20 maggio è stato usato in tutti questi anni tanto per festeggiamenti del peggio di Miami come per atti terroristici, provocazioni, violazione dello spazio internazionale, inaugurazioni di media ingerente e provocatori, per richiedere alzamenti armati. Il 20 maggio non è altro che la sottomissione incondizionata all’Impero in post del privilegio di pochi e a discapito della grande maggioranza dei cubani.
Non per caso a uno in disgrazia a Cuba dicono (anche prima della Rivoluzione): le cayò un 20 de mayo (le è caduto sopra un 20 maggio).
Inaugurare il mezzo1,4millioni il 20 maggio sarebbe stato troppo. E allora? Bene anche il 21 maggio!!!
Leonardo Mesa |
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