In chiusura 2013 Montegranaro a Cantù
Con parentesi per l'indimenticabile Augusto Marfella
 
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   31-12-2013
Mitico come la sua Ford Cantù quando a Grenoble divenne regina d'Europa battendo in finale 69-68 gli storici rivali del Billy Milano. Dev'essere stato in quel frangente che Augusto ha iniziato ad amare questo sport. Il suo faro era uno dei campioni che più ha dato lustro al basket nazionale, Pierluigi Marzorati, non a caso il 14 è stato il numero che Augusto ha indossato sempre sulle sue casacche, fino all'ultimo istante. Anche se è arrivato tardi al basket rispetto a noi altri compagni di squadra, ci ha superato tutti, la sua intelligenza cestistica era sopraffine, la natura gli aveva donato i fondamentali, mentre noi eravamo lì ad impararli. Già all'età di 14-15 anni era un campioncino assoluto, la sua visione di gioco dettava i tempi per tutti noi, quanti assist, quante genialità, si quello era Augusto, un genio dentro ma soprattutto fuori dal campo. Il suo spirito caritatevole primeggiava in ogni circostanza, mai fuori luogo e sempre pronta una parola di conforto per i più deboli. Grazie Alberto per averlo ricordato con queste bellissime parole, d'altronde come già ho detto in altre circostanze, solo un amico sincero può descrivere una persona speciale come Augusto.
Gennaro Montieri   
 

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