Yoani Sánchez. Mandela: imparare a perdonare
 
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   14-12-2013
Caro Gerard,io vorrei finirla qui,ma mi ci tiri proprio dentro coi tuoi commenti strampalati! non hai mai letto le mie critiche alla Sanchez? si vede che ti sono sfuggiti. ne facevo già sul blog di Lupi sulla Stampa,quando la discussione su Cuba andava alla grande. Giullare prostrato? vabbè, diciamo che ti è scappata l' offesa scioccherella perchè sei un pò in difficoltà di argomenti.E' ovvio che non mi permetto di metter sullo stesso piano Mandela ed i dissidenti cubani.Forse non hai capito, ma mi riferivo al premio Sakharov che hanno ricevuto sia Mandela che i dissidenti cubani Payà, Damas de blanco e Farinas. Non l' ho dato io. L'ha dato la UE ( Unione Europea) o se preferisci EU (European Union).Last but not least: non desideri il confronto? Pazienza. Me ne farò una ragione ))
marc   
 
   14-12-2013
Marc ti è sfuggito cosa stesse facendo alle 12.45 del 12/6/1987, informati meglio.

riguardo alla sig.ra Sanchez non ho mai e ripeto mai letto un tuo post dove criticavi gli articoli della sig.ra,anzi ti sei sempre prostrato come giustamente il giullare fa con il regnante.
per la ricarica sono solo tuoi problemi, infatti non hai ancora capito che ha più soldi di te e che dovrebbe essere lei a farti una ricarica.

Riguardo al premio sakharov,come tu giustamente ricordavi, come mai Mandela non ha mai incontrato Paya o las damas? ma al contrario ha sempre mantenuto ottimi rapporti con quei cattivoni dei fratelli Castro?
Forse perchè ancora una volta ha capito meglio di te di che pasta è fatta la dissidenza cubana e da chi viene pagata?

Non avrai mica il coraggio di mettere sullo stesso livello Mandela e quei mangia pane a tradimento?

Riguardo al confronto, scusami come ti ho già scritto ma non ne vale proprio la pena.
Gerard   
 
   13-12-2013
senza intenzione di continuare la polemica, solo mi prendo il diritto di replica. Caro Gerard, io non sono il trinariciuto che quando il direttore cambia pensiero lo cambio anch'io. rispetto il pensiero di lupi ma continuo ad andare avanti con la mia testa. anch'io comunque se questo può confortarti, ho espresso abbastanza spesso le mie riserve sulla Sanchez. per quanto riguarda la ricarica telefonica, beh, che ti devo dire: ti da ancora fastidio che io 8 mesi fa abbia fatto una ricarica da 20 euro sul cell della sanchez? te lo ricordi ancora? i soldi erano miei.e nel mio paese c'è libertà di azione. per rispondere ai tuoi dubbi, la mia situazione economica è abbastanza florida. qual è il problema che persiste dopo tanto tempo nella tua mente legato alla ricarica di 20 euro? Mandela. nell' 87 era ancora a robben island, nell' 88 ha ricevuto il premio sakharov ( lo stesso che hanno preso Payà sardinas, le damas de blanco e farinas : ti dice niente la cosa? ) è uscito di galera nel 90. ecco, partendo da questi dati sarebbe interessante iniziare un confronto. non ti pare?
marc   
 
   13-12-2013
L'ha detto nel 1987 precisamente il 12 di giugno alle 12.45 ora locale....contento marc?

spero di aver risposto in maniera esaustiva alla sua importantissima domanda.

il fatto è uno solo, come ricorda bene il sig. Lupi, Mandela ha sempre appoggiato la rivoluzione cubana come esempio sia per i popoli sud americani che per quelli africani.

Lei marc non si arrende alla deluzione di yoani che finalmente si è smascherata, almeno il sig. Lupi prende le distanze e la critica quando scrive ca....te,

lei invece continui a ricaricargli il cellulare, come se ne avesse bisogno,Marc non conosco la sua situazione economica, ma forse dovrebbe essere Yoani a farle una donazione.
Gerard   
 
   12-12-2013
forse gerard è in grado di dire in che anno mandela disse quelle parole riguardo a castro e la rivoluzione cubana. se nel periodo ascendente dell' euforia rivoluzionaria cubana, o in quello opposto dello sgangherato fallimento. come è di moda dire oggi: contestualizzare! contestualizza, gerard. altrimenti io tiro fuori catilina e zoroastro. per buona pace di yoani, comunque, l' apartheid in sudafrica non è finita: ha solo cambiato abito.
marc   
 
   09-12-2013
La satira di Garrincha è indirizzata e ha sempre teso colpire persone vive (perlopiù potenti).
Vi è chi, questo è vero Gerard, ha ritenuto inopportuno l'accostamento con tragiche vicende di cronaca. Ma la satira, si sa, suscita sempre opinioni diverse e contrastanti.
la Direzione Tf   
 
   09-12-2013
Quindi ricapitolando essere stato dlla parte della rivoluzione cubana e ritenere Fidel un buon compagno significa avere dei difetti?
Poi di cattivo gusto sottolinearlo nel giorno della sua morte?
Ma che ragionamento è?
Ho solo riportato quello che Mandela ha sempre sostenuto, confermato anche dal sig.Lupi, almeno lui riconosce quando una cosa è vera e quando è falsa, impari da lui.

Forse avrebbe fatto meglio a scandalizzarsi quando in questo sito si rideva della battute di Garrincha che ironizzava sulla morte di cubani...
Gerard   
 
   09-12-2013
mi sembra inutile spiegare cosa intendessi. Se non sono stata capace di spiegare nè lei di intendere ( legga bene , non è un giudizio, siamo entrambi in questione) cosa avessi scritto, non fa niente.
Non ho intenzione di innescare una polemica sul grandissimo uomo che è stato e sarà Mandela.
patrizia garofalo   
 
   09-12-2013
Sig.ra Garofalo,
mi faccia la cortesia di rispettare il pensiero di un Grande della storia.Quando Nelson Mandela afferma -e lo ha fatto inequivocabilmente in molteplici occasioni- che senza Rivoluzione cubana, senza la volontà politica di Fidel Castro, senza il sangue di migliaia di combattenti cubani, oltre che di angolani dell’MPLA di Agostinho Neto, delle milizie armate del suo African National Congress e dei namibiani della Swapo, l’apartheid non sarebbe finita non sta facendo una concessione protocollare ad un vecchio amico e ad un processo storico residuale.
Mirco   
 
   08-12-2013
Mandela non inasprì mai nessuna posizione, non combattè generando guerre e lotte , cercò di mediare anche con il
nemico.Con ciò non voglio dire che non commise errori come tutti ma la sua grandezza segnerà la storia, tutta.
Il cattivo gusto a cui mi riferivo, al di là delle opinioni,
era e rimane quello di evidenziare i difetti proprio il giorno della sua morte!
patrizia garofalo   
 

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