13-12-2013 | va bene mesa. se non riesci a capire che quelli erano lì solo per estorcere 20 cuc e non gliene fregava niente di controllare i documenti o altro, e che anche per quelli che affittano auto ( havanautos )è un fatto che si ripete frequentemente ai turisti, allora buon natale e buon anno nuovo. sei commovente! marc | 13-12-2013 | Marc, i dati sono sul colera sono dell’OMS e dall’OPS che hanno uffici sul POSTO e hanno libero accesso a qualsiasi struttura in tutto il territorio nazionale e il ministero di Salute di Cuba è OBBLIGATO a informare e nel caso si scoprisse un solo caso non informato, Cuba si spone a sanzioni pubbliche. Ma se tu consideri che le due maggiori organizzazioni nel tema ne sano meno del tuo informante, fai pure. Che dire!
Altro. Mi secca molto, ma devo contradirti di nuovo. Nel passaporto cubano c’è chi è residente all’estero e chi non, si vede da: dove è stato spedito, dal codice, dal visto d’entrata (in caso di essere andato via in modo “irregolare”) o dalla condizione di residenza all’estero, dai registri (basta una telefonata perfino da una volante), dal volo che mettono negli aeroporti, dalla schedina che si riempie all’ingresso. Al meno 6 modi prima di richiedere la carta d’identità, che, detto di passo, non è obbligatoria e la persona potrebbe avere benissimo soltanto la carta di soggiorno e non ha NESSUN valore a Cuba nel caso dei cubani che non abbiano rinunciato alla propria cittadinanza.
Marc, ripeto, dovresti informarti prima.
Chiudo scuse a lettori e commentatori e a Tellus per queste noie.
Leonardo Mesa | 13-12-2013 | puntualizzo e poi per me finisce qui: passaporto cubano e carta d' identità per dimostrare la residenza italiana. Ho scritto carnet invece di carta d' identità. ho sbagliato. la faccenda che la polizia deve proteggere i turisti, l' hanno tirata fuori evidentemente per darsi una giustificazione. io non voglio spaventare nessuno, ho raccontato due episodi. poi ognuno tragga le sue conclusioni. quando l' ho raccontato a quelli di havanauto, mi hanno risposto alla cubana che lo fanno sotto le feste per raggranellare un po di soldi. evidentemente la cosa non fa scandalo. la faccenda del colera me l'ha detta una persona che lavora "sul campo", non da palermo o dagli uffici dell' OMS: la direttrice del laboratorio di microbiologia di un ospedale del centro dell' isola marc | 12-12-2013 | Marc, per te che ti interessi a esse cose, ti spiego: prima sono stato disegnatore e progettista della direzione comunale d’architettura e urbanistica, dopo tecnico e sostituto di capo di dipartimento dell’Ufficio Provinciale dell’Edilizia Abitativa dell’Avana (oggi Artemisa e Mayabeque) (92-94) e consulente dell’Istituto Nazionale dell’Edilizia Abitativa dell’Assessore provinciale (93-1995). Dopo (94), sono andato all’università, con una sovrapposizione di un anno; anche se fino al 98 ho continuato a collaborare direttamente con l’edilizia abitativa.
Perché? Non ti piace?
Quando l’Edilizia oggi giorno facevo 30 km (andata e ritorno) in bicicletta. Non una d’alluminio con Shimano: sovietica (a volta cinese) di acciaio e senza cambi. Doveva andare ogni due mesi a tutti municipi; la maggioranza delle volte in bicicletta. Non ho idea quanto c’è di distanza fra Centro Habana e Artemisa o Nueva Paz. Quando sono andato all’università il percorso diventò 35 km. Quando sono arrivato in Italia per prima volta (1998) al CNR nessuno credeva che guadagnassi l’equivalente di 17mila lire al mese. Ed ero Responsabile d’Anno, responsabile di una materia ed insegnante di tre, componente del consiglio di direzione, del consiglio metodologico, dei tribunali di tesi, del gruppo di progettazione e consulente interno ed esterno di benessere termico.
Marc, ho vissuto il Periodo Speciale – con un figlio nato nel 91 – e l’ho affrontato con meno energie (molta fame e tanti sforzi) ma con lo stesso entusiasmo di oggi.
Marc, cosa fai, avverti i turisti? O gli impaurisci? Fai come i yanki? Sul colera c’è l’elenco aggiornato dell’OMS e l’OPS. Ma, nonostante i VERI problemi e al tuo mal grado, Cuba resta in materia sanitaria e sicurezza uno dei migliori Paesi al Mondo. Non lo dico io.
Marc, hai commesso uno sbaglio che svela la tua mala fede: la signora che da 15 anni vive all’estero NON può avere il “carnet”. La “difesa del turista” che è un’altra cosa NON è applicabile fra uno straniero come te e un cubano residente all’estero come la signora.
Marc, ti consiglio di informarti meglio quando scrive le tue “testimonianze”.
Leonardo Mesa | 11-12-2013 | "ma da ex tecnico della Direzione Provinciale dell’Edilizia Abitativa dell’Avana"...azz...pure questo sei stato leomesa!ma quante vite hai vissuto? una finestra su cuba per te non è sufficiente: ci vogliono tutte le arcate del colosseo...ma poi come ci sei finito a palermo ? visto che di finestra si parla in questo post, apro la mia finestrella. torno da cuba.è sempre uguale. una foto di 15 anni fa del vivere dei cubani, sarebbe attualissima oggi. aggiungiamoci il colera, di cui non si parla ma che da oriente sta ripercorrendo il percorso della gloriosa rivoluzione, ed è arrivato preoccupante nella provincia di camaguey.aggiungiamoci quei poveri cristi dei cuentapropisti che si trovano spesso lacci e lacciuoli a frenare le loro iniziative da parte di organi che vedono in loro un futuro che gratta le loro certezze. e la polizia: aaah, la polizia! avviso ai turisti: non andate di sera in macchina a miramar, fra 1/ra e 3/ra( per chi non lo sapesse non sono il bronx, ma due strade del quartiere delle ambasciate).è territorio di caccia delle pattuglie.la settimana scorsa, mi hanno fermato due volte: la prima contestandomi un' infrazione inesistente,dopo avermi minacciato il sequestro dell' auto ed un interrogatorio al posto di polizia me la sono cavata con 5 cuc a testa per ognuno dei 3 tutori dell' ordine. la seconda, da favola:era con me una signora cubana 48enne che da 15 anni vive a verona. tornavamo da una cena, e la stavo riportando a casa.qui cambia lo scenario. la cubana ( che ha esibito passaporto e carnet ) "deve essere portata al posto di polizia per accertamenti"."la polizia ha il dovere di difendere il turista". "il collega mi dice che ci sono problemi anche con l' immigrazione"...fino al rush finale: quello probabilmente più impaziente, prende da parte il "pericolo per i turisti" e le dice: digli al yuma che sganci 20 cuc.lo yuma scuce.e riparte col pericolo che non è più un pericolo seduto accanto. okkio alla polizia rivoluzionaria. se ci capitate a tiro, con 3 cuc storcono la bocca, con 5 le cose si risolvono, con 10 vi fanno la scorta fino alla destinazione. certo non è niente in confronto all' asbesto. però è anche questa roba di cuba: uno sfascio di cui non si vede risanamento. le tematiche rivoluzionarie ormai sono roba da archeologia. ai giovani non gliene frega niente. sono tutti col cellulare incorporato a rincorrere il peggio delle chimere imperialiste.la mia sensazione è che tutto sia un grande "boh? marc | 07-12-2013 | Mi pare che la Sanchez in un recente post abbia sottolineato la scarsa coscienza ecologica dei cubani e del loro governo, seppure in modo un po' "soft",come è forse nel suo stile attuale. Ribadisco che specialmente in campagna la quasi totalità delle coperture sono in eternit e nessuno percepisce il rischio di contrarre un mesotelioma di cui è stata provata l'origine. Il fatto che l'insorgenza della malattia avviene dopo 25/30 anni di esposizione fa apparire come remoto il pericolo. I paesi in via di sviluppo dovrebbero far tesoro delle esperienze di altri più avanzati, invece anche qui, come in Africa, Asia, ecc.
si tende a privilegiare altri temi e non quello della conservazione dell'ambiente. L'Italia però non ha molto di cui vantarsi nel merito.
fiore | 05-12-2013 | Non c’è peggiore cosa che contradire le “due” parti: si rischia di essere bruttamente bollato da tutte due.
L’Ethernit, con diverse varianti, non è altro che l’asbesto-cemento. Non c’è, fino ad oggi una variante “ecologia”. Come NON c’è un accordo scientifico internazionale sui danni sulla salute umana. È, comunque, assodato che il contatto con le FIBRE di asbesto, sia nell’estrazione sia nella produzione non protetta, fa male, Molto male.
Cuba è piena di asbesto-cemento. Usato per le tubazioni di grande diametro, isolamenti termico delle tubazioni industriali, serbatoi di acqua (anche potabile) e – i più “visibili” – i tetti; ma, non è – come ben detto – l’unico Paese al Mondo. Capostipite della produzione mondiale sono Canada, Russia e Brasile. E non sembra importare più di tanto.
Non sono sicuro che a Cuba si rispettino tutte le norme di sicurezza nel confronto dell’amianto; ma da ex tecnico della Direzione Provinciale dell’Edilizia Abitativa dell’Avana posso dire che da statistiche e studi NON c’erano (1991-1998) differenze d’incidenza di tumore fra chi è in contatto con l’amianto e chi no. Non sono in grado di dire se i danni per amianto restano “nascosti” dal tabacchismo o delle inalazioni di gas provenienti della combustione degli idrocarburi. Esso sì è un vero problema, ma non credo possa risolversi nell’immediato.
Cuba, indipendente sia riconosciuta come uno dei Paesi più ecologici, subisce ancora un grande inchinamento dovuto soprattutto alle polveri sottili egli idrocarburi.
Non ho competenze in temi sull’amianto né su molto della contaminazione: vorrei fermarmi.
Posso dire – secondo statistiche dell’OMS – che Cuba ha incidenza di cancro simile a qualsiasi Paese sviluppato, indipendente dalla presenza d’amianto.
Aggiungo: non è vero che le case di legno e di “Ethernit” a Cuba siano la maggioranza.
Finisco; la ripetizione del «Chivas» (che è molto lontano di essere il migliore whisky) vincolato al consumo di alcool metilico e di conseguenza alle morte di persone – secondo me – è di cattivo gusto. Non trovo niente da ridere né d’ironico. Forse perché sono depresso; ma, purtropo, ci ono persone ancora un gradino in basso di me: sono morti. E su loro faccio fatica a ridere.
Leonardo Mesa | 04-12-2013 | Purtroppo il problema amianto esiste. Non solo a Cuba, certo. La fabbrica di Santiago de Cuba può fare più danni di quanti ne abbiamo subiti noi a Casale. Sono cose che vanno dette, per il bene di tutti, non per infangare il governo. Non è un chisme... ho le foto della fabbrica e i sacchetti dove mettono l'eternit. Chi mi ha dato la notizia è un medico che va a Cuba a fare del bene, un medico senza frontiere, non un nemico del popolo! Gordiano Lupi | 04-12-2013 | Sig.Lupi,io ci andrei un pò piano a pubblicare delle notizie di seconda mano senza uno straccio di verifica.Fatto ancor più grave visto che la sta pubblicando su un "Supplemento telematico quotidiano",non esattamente un sito specializzato in "chismes".Partendo dal presupposto che la questione Eternit a Cuba (e non solo,ne abbiamo ancora anche qua da noi...) è un vero e proprio flagello,siamo sicuri che quello che stanno producendo a Santiago non sia asbesto-cemento bensì fibrocemento,ovvero la versione ecologica dell'eternit?
Lascio a lei la verifica.
Saluti. Mirco | 03-12-2013 | Sono in disaccordo su quasi tutto con il sig. Lupi, ma questo grave problema dell\'eternit lo avevo notato anch\'io. Patemazzo Scatenoni |
|