Enea Sansi. Yoani Sánchez, “Soy la otra Cuba”
Ieri al “Manzoni” di Monza | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 10 | 13-05-2013 | Gaviotazalas, nessuna diffamazione. Se lo considera così mi accusi.
Quel che avete chiesto è l’ISOLAMENTO del governo cubano e TOGLIERE ai cubani qualsiasi collaborazione con l’Unione Europea e al contempo fare arrivare SOLDI alla dissidenza che – provatamente – prende soldi e ordini degli Stati Uniti tramite l’USaid, la NED e le diverse GoNGO. Tutto ciò è ESATTAMENTE uguale alla legge Helms-Burton. Tu mi parli di 100 mila firme in Italia ma disconosci 8 milioni di firme a Cuba. Parli di 100 mila firme in Italia ma ignori che quasi 200 paesi la Mondo chiedono da anni la fine del Blocco. A proposito, quando avete criticato il Blocco che affoga nostri compatrioti? Come mai non avete detto niente della capo delle Damme che chiede MANTENERE e RINFORZARE il Blocco? Come mai non avete parlato delle vittime causate dal terrorismo dalle stesse organizzazioni con le quali importanti sponenti dell’Unione (nome altisonante dove non si capisce unione di cosa) si abbracciano?
In ogni vostro documento inserite la formula magica: opposizione pacifica».
Falsità: il Blocco non è pacifico e le vostre relazioni sono con organizzazioni con stampo o essenza TERRORISTICHE, alcune delle quali hanno ancora oggi campo di allenamento militare per invadere con le armi Cuba e hanno chiamato spesso alla guerra civile e l’intervento militare Usa. Le stesse organizzazioni che LODANO le vostre azioni.
Gaviotazalas, voi sostenere che tutto ciò è pacifico?
Leonardo Mesa | 13-05-2013 | ...cosa nostro gruppo ha chiesto alla Unione Europea e a tutte quelle organizzazione alle quelle é arrivata la lettera lo trovate in questo link tradotto in quattro lingue, finlandese incluso. http://www.ipetitions.com/petition/cuba/
faccio copi incolla della parte interessata del documento e i fatti che hanno dato riposta:
" Per i motivi sopra esposti, si propone alle istituzioni parlamentari europee e ai rappresentanti dei governi democratici quanto segue:
I. Adottare una direttiva trasparente e univoca in materia di relazioni internazionali nei confronti dei paesi con sistemi totalitari e dittatoriali, compresa Cuba. La democrazia non può essere considerata un'opzione, è invece un obbligo per chiunque voglia interagire e convivere in un mondo democratico.
Risposta(Oggi in fatto con la direttiva del 11 Marzo 2010)
II. Adottare una direttiva trasparente e univoca in materia di assistenza sociale e giuridica, che solleciti i tramiti legali e permessi necessari per avere cittadinanza, residenza e rifugio politico ai cittadini cubani che fuggono dal regime e arrivano in Europa.
Risposta(Oggi in fatto con la direttiva del 11 Marzo 2010)
III. Considerare la liberazione dei prigionieri politici a Cuba, come un punto prioritario nell’agenda degli accordi con il governo cubano.
Risposta(oggi un fatto con la deportazione in esilio dei prigionieri politici nel 2010)
IV. Offrire sostegno morale, psicologico ed economico a tutte le organizzazioni civili, politiche, religiose, che a Cuba si oppongono pacificamente al regime.
Risposta(Premio Sacharov 2010 a Guillermo Fariñas)
V. Gli aiuti economici ai paesi sotto un regime di dittatura dovranno essere realizzati attraverso le organizzazioni umanitarie e non governative al fine di garantire l'arrivo diretto dei materiali a chi ne ha bisogno, senza distinzioni politiche o sociali. In caso contrario, l'atto diventa controproducente.
Risposta( se conferma la posizione comune europea)
VI. L’informazione come antidoto alla censura. Chiediamo sostegno finanziario e tecnico in materia d’informazione e di educazione alle nuove tecnologie di comunicazione per le organizzazioni di esuli cubani che mantengono vivo lo scambio di informazioni con Cuba.
Risposta(Vari giornale in Europa e nel mondo hanno dato spazio alla opposizione della Isola)
VII. Chiediamo sostegno morale nel riconoscimento di noi cubani in esilio in Europa, e della nostra lotta pacifica come atto di un popolo diviso e di una patria usurpata da più di mezzo secolo: "La patria è felicità di tutti e dolore di tutti, e cielo per tutti, non è feudo o cappellania di nessuno," diceva José Martí."
Risposta(Oggi in fatto con la direttiva del 11 Marzo 2010)
Mi dispiace se nostro gruppo -piccolo e disperso- pero con grande RAGIONI é riuscito a raccogliere nel 2010 in italia piú di 100 000 firme con la richiesta della liberazione di prigionieri politici a Cuba -Oggi un Fatto- http://cubadice.blogspot.it/2010/06/42-000-firmas-con-campana-por-la.html
Carralero ha collaborato nella pubblicazione in Italia di Libri -i libri queste sono nostre arme- sul tema di Cuba.
Con il suo commento offensivo e diffamatorio ,caro collega, diminuisce se stesso e la qualità di questo forum e mette in evidenza solo la sua SCONFITTA, Perdiste Compañero!!!
Saluti.
pd. con questa replica chiudo con il Mesa. A. Medina | 12-05-2013 | Gaviotazalas, è vero che spesso invio comunicazione a chi cito. Questa volta non lo ho fatto perché avevi appena scritto un commento e pensavo leggessi il mio. In ogni caso, quel che faccio comunicando a chi cito è una cortesia, non un obbligo. Cortesia della che di solito non mi è ricambiata.
Gaviotazalas, sei sicura di non avere mai scritto che usavi esse nome anche per non essere individuata?
Gaviotazalas, è normale che il governo cubano sia avverso a te. Avete chiesto una posizione comune europea per isolare il Governo cubano e tagliare tutto tipo di collaborazione e aiuto. Tu eri (o sei; non lo so) la coordinatrice della ridotta Unione per la Libertà di Cuba, dove ci sono illustri come Carralero e Riveròn, ambedue con contatti diretti con le organizzazioni di stampo terroristico Alpha 66 e la FNCA. O vuoi negare anche questo?
Leonardo Mesa | 11-05-2013 | Caro collega Mesa, per cortesia la prossima volta che lei faccia riferimento a altra persona non presente nel forum, la contatti cosi ci da diritto alla replica. (mio email non ha cambiato)
Gaviotazalas é lo pseudonimo di una blogger cubana che vuole scrivere racconti su il suo paese e per precauzione, non vuole utilizzare il suo vero nome nella rete.
Internet, la blogosfera, mi ha aiutato a vedere una Cuba che non conoscevo perché i mie interessi e attenzioni stavano tutte in adattarmi al paese dove avevo deciso di rimanere. Ma strada facendo mi sono accolta che per cominciare bisogna avvolte rileggere il passato e fu rileggendo questo mio passato che ho scoperto una Cuba diversa, anche io ero diversa -per fortuna-
Alle elezione comunale del 2008 ho partecipato lo anche raccontato nel mio blog con il post \\\"una cubana en Democrazia\\\" fu una esperienza bellissima che mi ha aiutato a capire tante dinamiche del sistema democratico.
Non mi sono mai nascosta dalla dittatura perché so per certo che loro arrivano dove vogliono e sanno bene vita e miracoli di oggi uno di noi. Dal 2006 non sono piú rientrata in Patria , mi ha stato sconsigliato, dopo che Nel 2009 ho deciso di espormi in prima persona e di fare quel poco che potevo per portare in Italia -e non solo- quella parte di Cuba che viene Censurata. (e con la quale non avevo prima mai avuto contatto).
Pero conosco cubani che sono stati chiamati dal consolato e ritirato il permesso di Uscita per la loro posizione politica attiva al estero -solo per aprire un blog al estero Desarraigos blog cubano in Germania-. Ha i cubani che hanno partecipato nelle manifestazioni a Milano ci hanno aperto dei fascicoli con le foto e siamo tutti schedati, proprio come faceva il fascismo. Gli estremi si toccano sempre.
Adesso La unica Paura che ho é quella di non vivere in coerenza con quello che Sono. Gaviotazalas continuerà a essere la mia parte ribelle quella che ha svegliato in Andria il compromesso, la responsabilità e la voglia di essere libera.
Saluti e grazie a Obló Cubano, per esserci sempre.
pd ....ci rimarrà x sempre Monza.... ;-)
Andria Medina | 09-05-2013 | L'incontro a Monza per me é stato gratificante,,abbiamo sentito che tutte le energie, sforzi e desideri di tutti questi anni per portare in Italia la voce d l' altra Cuba, si siano avverati.
Indescrivibile con parole la emozioni vissute da me e da tanti compatrioti cubani presenti nella sala.
Ringrazio agli organizzatori del evento assoc. Il Cittadino e a G. Lupi che riconoscente ha menzionato il mio nome, ricordando i lontani inizi. Oltre alle gioie personale, é importante questo riconoscimento perché esistono tanti bloggers e -cubani e non- che ogni giorno abbandonano famiglia, libri preferiti, il film della serata e per fino a Bruno Vespa!!! per passare ore in internet intentando fare arrivare di questa parte le notizie sulla Cuba che il regime intenta silenziare, ma che ormai é una guerra persa. Per me e per tutti loro é stato un riconoscimento morale che ci spinge a continuare questa ricerca della verità. Grazie.
A Monza ho ascoltato a Yoani S. e durante il suo discorso ero concentrata non tanto su quello che diceva, che più o meno conoscevo, come é normale, ma guardavo i suoi gesti le possibili parole titubanti, i dubbi razionale , quelle domande e scene non programmate o impreviste. Ancora una volta sono stata sorpresa della sua ,intelligenza, naturalità,e cubania, ma la cosa più importante quella che penso la sostiene e fa che dopo ore di viaggi affronti con impegno e responsabilità questo suo meritato viaggio per il mondo, é il suo Amore incluso per chi la condanna.
In lei non c'é spazio per il Odio o il rancore. Questo suo messaggio e atteggiamento ha fatto che non sia stato capita, incluso di chi dovrebbe farlo. Il Odio separa divide, allontana,Yoani unisce e cambia il linguaggio, sopratutto quello del cuore.
Adesso sono più convinta che Yoani, Oswaldo Payá, Laura Pollán, Guillermo Fariñas é tanti difensori pacifici dei diritti Umani a Cuba, sono la Otra Cuba, quella che non avrà bisogno di alimentare l' Odio, stabilire confine o segnare sponde, ma faranno del'Amore e la compressione, Una otra Cuba.
Grazie Enea, e Saluti a Tellus Folio da Vicenza, Gaviotazalas
Andria Medina | 03-05-2013 | Carissimo Enea, la tua risposta è perfetta; segue dei principi.
Manca nel capire quanto imbrogliona e ioista è Yoani. Abbonda nel fatto che Yoani “convince” i migliori. Yoani fa quel che i peggiori vogliono e li ordinano, gli abbraccia e bacia; ma, dopo seduce ai migliori.
Enea, no. Non tutti coloro che esprimono critiche vengono tacciati di «al servizio di…». Il mio caso è un po’ diverso: io sono molto pesante, lo sono qua e lo ero pure a Cuba. I singoli (e anche in gruppi) imbecilli ci sono dovunque; anche a Cuba. A me quel che colpisce è che la stragrande maggioranza di questi imbecilli stremisti oggi sono dalla sponda contraria; a dare ragione a Lenin: «leva la pelle di un estremista e troverai [sotto] un opportunista».
Enea, quando parli del clima di paura «per quanto riguarda i cubani residenti all'estero», ti ricordo che da Tellusfolio sono passati vari cubani e la maggiorana si è spreso – senza tenere conto della “paura” – contro il governo cubano. Addirittura, qualcuno come Gaviotazalas diceva di usare un nick perché non voleva essere individuata dal cattivissimo governo cubano nel contempo si presentava con tutte le sue generalità alle elezioni. Sono cose che si dimenticano con gli anni. E oggi? Si presenta, candidamente, come Andria Medina.
Enea, l’“aneddoto scolastico” non è tale. È vero che molti insegnanti dell’ELEMENTALE (molto lontano da dove oggi si trova il figlio di Yoani) quando si allontanano definiscono PUBBLICAMENTE un “controllore” della disciplina: chi lancia delle matite, chi dei gessetti, chi dei “taqui”, chi tira il capello all’altro.
E non cosa “esclusiva” di Cuba. Ma, come vedi, la “seria” Yoani la fa passare per insidioso e “autenticamente” autoctona.
Enea, il fatto che Yoani sia pagata dagli Usa non è «partito presso»; è indiscutibile realtà. Enea, lo dicono LORO, non io!!!
Yoani manipola, tergiversa e mente!
Il Freud si sarebbe divertito!!!
Leonardo Mesa | 02-05-2013 | A proposito dell'aneddoto 'scolastico', caro Leonardo, è chiaro che la maestra del figlio di Yoani non avesse incaricato nessuno. Facendolo credere agli alunni veniva però a crearsi quel clima di sospetto, che porta a non fidarsi gli uni degli altri, caratteristico di ogni dittatura e regime poliziesco. Quel senso di paura, di essere sempre spiato e controllato, cui facevo riferimento anche per quanto riguarda i cubani residenti all'estero, annotando come l'azione civile di Yoani e di altre persone che come lei hanno compreso questo meccanismo fino in fondo possa contribuire a superarlo.
Quanto all'asserzione che, da sempre, chiunque esprima un'opinione critica venga accusato di essere al soldo dell'imperialismo americano, ne sei, Leonardo, una testimonianza vivente come tu stesso riferisci. (Che altro significa infatti l'accusa di essere “al servizio” di qualcun altro?)
Non intendo certo convincere te, come nessun altro, dell'onestà intellettuale di Yoani, ma di provare a guardare le cose senza sempre partire dal solito 'partito preso', questo sì. Enea Sansi | 02-05-2013 | Enea, grazie di quello che ci scrivi!
Potremmo dire qualcosa anche noi?
Sì, che neanche il film di Vendemmiati sull'omicidio di Aldrovandi è stato dato nelle grandi sale!
Che altro?
Che quegli occhi scintillanti che hai visto in Yoani noi non li abbiamo più da tanto tempo... a noi mancano sogno e progettualità.
Patrizia Garofalo | 01-05-2013 | Deve essere stato davvero un bell'incontro, e denso di riflessioni su problematiche che, hai ragione Enea, ci riguardano tutti in prima persona. Laddove i diritti inviolabili sono quotidianamente disattesi, in nome di qualsiasi ideologia, c'è da pensare. Da protestare. Da fare.
E chi ha il coraggio di provarci, a suo rischio e pericolo, deve quanto meno sentirsi sostenuto da un'opinione pubblica estesa il più possibile al consesso umano che dovrebbe sempre riconoscersi negli ideali di libertà e giustizia sociale. annagloria | 01-05-2013 | Enea, che Yoani appaia in semplicità – includendo donna, minuta, magra e giovane – non è altro che tattica: lei ha mezzo milioni di euro, che tu – sono sicuro – non hai. A volta usa il bianco Damme, a volte la verde “speranza”. Nell’essenza, niente di nuovo! Prima è stato Hubert Matos, dopo Valladares, dopo il Fullero, dopo i Camaján, dopo Payá, dopo Maria Beatriz & Co.; adesso Yoani. Tutti, ma proprio TUTTI pagati dagli Usa.
Enea, gli “immancabili”, come gli chiami, non fanno altro che esprimere la loro opinione su un fatto che è chiaro e assodato a tutti: Yoani è pagata dagli Usa! Lo dicono gli stessi Usa. Bianco su nero sul quel budget ABBONDANTE dedicato a chi loro considerano loro delfini a Cuba. Niente è cambiato: così è da 60 anni!
Lo sai bene che io NON condivido le contestazioni di grido. Io al posto loro sarei rimasto “corretto” e l’avrei tartassato di domande scomode. Non è nemmeno difficile!
Ma non si può stimmatizzatare i contestatori (tu, Enea, non lo hai fatto). Indipendentemente che io NON gli condivida i loro metodi, i contestatori (o immancabili, come tu gli chiami) non fano altro che contraccambiare Yoani. Niente altro. O è che abbiamo dimenticato tutte le sue contestazioni – grida e striscioni inclusi – che ha fatto a Cuba? In difensa di delinquenti comuni, in difensa dell’“impresentabile” di Gorki. A me fa ridere amaramente quando dice che qua si può e là no. Yoani – falsa che è – dimentica quando ha appoggiato RIPETUTAMENTE i RIPETUTI blocchi della Damme dell’importante via Nettuno dell’Avana, quando ha convertito una performance artistica (Feria Internazionale dell’Avana) in un show politico, dove pure ha partecipato uno di inquietante relazione con organizzazioni terroristiche con base negli Usa; quando ha fatto gride e sventato striscioni nei concerti. Di cosa si lamenta Yoani? Mi posso lamentare io che non condivido simili metodi ma non lei che gli ha ABBONDANTEMENTE UTILIZZATO. Ma si dipinge sempre di verde vittima!
Enea, ci sono persone che hanno spreso opinioni diverse di quelle “ufficiali”. E io ne so qualcosa. O molte cose! Qualcun deficiente estremista (di solito dopo passato dalla parte contraria) mi ha accusato di essere al servizio Usa, ma nessuno ha potuto dire che ero pagato. E sai perché? Perché non ero pagato. Cosa ben diversa di Yoani, che la stessa Usaid e l’Helms Burton dicono che PAGANO tale tipo di dissidenza. Infatti, MAI loro criticano gli Usa. Perché? Perché il pagante NON viene mai contestato? Può essere mai che a Cuba TUTTO, ma proprio TUTTO, vada male? Può essere mai che negli Stati Uniti vada TUTTO, ma proprio TUTTO, bene?
Enea, la storia di «di tenere una lista nella quale scrivere i nomi di quanti non si comportano correttamente» è una altre delle fantasie di Yoani. Ti immagini, il governo cubano c’è là con Yoani, ha pure minacciato di fare male al suo figlio e dopo – scemo – incarica a un ragazzino di determinare chi – includendo il figlio di Yoani – è “buono” o no?
Yoani, ai fatti, è al servizio Usa! Ed è falsa!
Leonardo Mesa |
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