| 17-04-2013 | Come è stato scritto in qltri post: ROSICA ROSICA
Gerard
| | 16-04-2013 | Io non avrei festeggiato niente, caro gerard. Togliti le fette di salame dagli occhi e leggi bene quello che ho scritto: Maduro ha vinto per il rotto della cuffia, il chavismo sta probabilmente per tirare gli ultimi. Mi sono limitato a dire che in questa situazione d' incertezza Cuba non farebbe male a cercare altre soluzioni ai suoi problemi invece di rimanere aggrappata al petrolio venezuelano. Yoani Sanchez in questo senso in giro per il mondo credo stia indicando questa via. Ma le cariatidi del governo ed i trinariciuti rivoluzionari d' esportazione di casa nostra si ostinano a continuare sulla rotta del titanic.
marc
| | 16-04-2013 | Intanto Maduro ha vinto le elezioni e questo è un dato di fatto, a parti inverse (cioè la vittoria di Capriles)
in tanti frequentatori di questo sito avrebbero festeggiato anche la fine dell'assistenza a Cuba, ma per vostro dispiacere siete condannati ad attendere qualche altro anno...
Gerard
| | 16-04-2013 | i dati di marc sono veri. Infatti maduro ha vinto. Con questi voti il nuovo presidente venezuelano governerà per 6 anni e tra il suo paese e cuba potrà continuare lo scambio dollari servizi medici e sportivi.
Chi ha previsto una differenza tra maduro e capriles di 15 punti percentuali è stato decisamente ingenuo. Nonostante ciò, anche 1.5% di percentuale in democrazia permette di portare a casa il risultato.
nino
| | 16-04-2013 | 50,66 Maduro 49,07 Capriles. Qualcuno qui giorni fa affermava che il vantaggio di Maduro fosse del 15%. E che in funzione di questo Cuba avrebbe potuto continuare sonni tranquilli contando sulla carità venezuelana. Forse queste elezioni ci dicono che il "chavismo" è finito con Chavez: Maduro probabilmente non ha le straordinarie capacità comunicative di Chavez, e nemmeno la sua capacità di utilizzare ai suoi fini la carta di credito del petrolio. E non sono state sufficienti nemmeno le estenuanti ubriacanti esequie diffuse per giorni da telesur per esorcizzare l' effetto della dipartita del caudillo. A Cuba forse qualcuno già non dorme sonni tranquilli. Io penso che qualcuno cui da fastidio che Yoani Sanchez getti ponti ai cubani della diaspora, dovrebbe aprire gli occhi guardare un pò più in là del proprio naso e semmai ringraziare le sue iniziative. La rivoluzione sta cambiando pelle, i suoi corifei sono in fase terminale; cosa se non trovare un rapporto costruttivo fra le due sponde dello stretto di florida può salvare Cuba dalla bancarotta?
marc
| | 15-04-2013 | Sono in molti a sostenere questa tesi. Non ho la pretesa di essere originale. Resta il fatto che - a mio parere - è vero. Yoani ha ottenuto un grande successo usando argomenti moderati e non violenti. Ho letto l'articolo di Saldrigas, certo. Il mio non è identico, però.
Gordiano Lupi
| | 15-04-2013 | Lo stesso di Lupi dice Saladrigas. O per rispettare la cronologia: Lo stesso di Saladrigas dice Lupi.
«Gli amici di Yoani: Carlos Saladrigas»
Saladrigas è frutto della “differenziazione” in durissimi, duri e moderati. Tutti in cerca del cambiamento politico in Cuba imposto dagli Usa: uni mediante l’invasione paramilitare e l’isolamento, altri mediante l’invasione economica. Uni in favore del Blocco; altri, che prima erano a favore pure, adesso, dopo recare tanti danni vogliono toglierlo per approfittarsene. E Saladrigas è ricchissimo. Due facce della stessa medaglia.
Coloro che si presentano come “moderati” cadono nelle stesse redi che hanno creato. Saladrigas, de Cuba Study Group, è parte di Consenso Cubano, dove confluiscono alcuni dei non moderati: FNCA, Movimento Democrazia, Fratelli alla Riscosa.
A proposito, Saladrigas è parente del delfino politico di Batista? Uno vendeva Cuba a basso prezzo, l’altro la vuole comprarla allo stesso modo.
Leonardo Mesa
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