05-04-2013 | in fondo, Federica, Aristotele "giustifica" filosoficamente la società- è ormai finital'era classica.
pertanto ,nel controverso brano sugli schiavi per natura, cade in contraddizione: prima aveva detto dell'umo e del nn suo asservimento,poi una"giustificazione ideologica" del servaggio
Cos' la sua biologia è da prendersi con cautela.
I neoplatonici in verità lo avevano contrastato ma la sua concezione si andrà legando con quella del giudaismo( l'insegmamento evangelio ne è proprio estraneo) e della chiesa come istituzione
emc enrico marco cipollini | 03-04-2013 | La prima cosa che mi ha colpita è la natura poco fiduciosa, per usare un eufemismo, di Aristotele nei confronti della donna, perché Aristotele per me ha rappresentato un esempio di logica e razionalità che ho sempre ammirato. Tant’è, una frana nella roccia del mio apprezzamento oramai datato. Mi ha toccata di più la storia, l’evoluzione, la crescita culturale di Assiotea, non étera da educare,ma neppure schiava, che apprende ad essere copista dalla madre.Dunque si istruisce e la sua levatura intellettuale la porta all’Accademia di Platone, sia put travestita, a confutare le tesi del Maestro.Un bell’esempio di donna, intelligente e coraggiosa. La storia di Assiotea di Fliunte sembra incarnare di un’analisi acuta e profonda nonché una denuncia della schiavitù e la condizione della donna. Condizione che, mutatis mutandis, ci accompagna ancor oggi pagando prezzi altissimi in termini di sicurezza personale fino ad arrivare agli omicidi che quasi quotidianamente ci vedono involontarie e tristi protagoniste. Sembra proprio che noi donne, come Assiotea di Filunte, sappiamo essere combattive e assertrici delle nostre idee, mentre gli uomini devono ancora imparare un monosillabo: “NO”. Grazie per avermi fatto incontrare questa ragazza forte e determinata. Federica Bonzi |
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