05-02-2013 | Mesa, venire dietro ai tuoi depistaggi, è come discutere del sesso egli angeli: ci si perde in un mare di parole che si diluiscono nel nulla di piccole questioni dove tutti hanno torto e ragione. Per questo torno alla fonte e ti chiedo: è vero o non è vero che Cuba da 54 anni è nelle mani di due fratelli che si chiamano Fidel e Raul Castro? Tutto il resto è fumo marc | 05-02-2013 | Non è vero che «gli elettori […] solo [ratificano] una lista di nominativi proposti»: gli elettori devono APPROVARE per maggioranza assoluta.
Il Parlamento cubano non è fra oppositori o no, se non fra gli ELETTI nelle circoscrizioni e gli APPROVATI con voto popolare.
Già in passato avevano presentato 11milla firme e dopo 22mila per “dimostrare” l’esistenza di essa “massiccia” opposizione. Ma esso rappresenta meno dello 0,3%, numero così infimo per comunque restare fuori del parlamento di qualsiasi paese. Addirittura, se si prendessero come di “opposizione” tutti voti in bianco (come da anni chiede l’“opposizione”), annullato o parziali appena sorpasserebbero il 10%. E essi sono risultati con voto SEGRETO.
Gli “oppositori” hanno vari strumenti per arrivare al parlamento: presentarsi nelle loro circoscrizioni, intentare scalare nelle organizzazioni di massa o, come già tante volte fatto, invitare a votare in bianco.
Perché non lo fanno? Perché sempre hanno ricevuto un flop. E non per il “clima”: il clima lo fa la maggioranza.
È interessante come la “democratica” Yoani non riconosca il volere popolare perché diverso dal suo e dal suo esiguo percento.
Yoani mente quando cita una serie di organizzazioni e le presenta come permeati della «incondizionata lealtà verso il Partito». L’Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori è di tutti allevatori e agricoltori indipendenti, indipendente dell’orientamento politico; così come la Federazione degli Studenti Universitari, la Federazione degli Studenti. O come i CDR che essendo scelti dai CITTADINI potrebbero portare facilmente gli “oppositori” avanti; avendo i numeri, si intenda. Oggi i CDR si occupano di donazioni di sangue, di protezione di quartiere, di lottare contro il delitto comune, di raccolta di materia prima; non credo esso dipenda da colore politico.
Yoani confonde quando dice «La candidatura realizzata da queste commissioni [di Candidature] è portata davanti all’Assemblea Nazionale che approva le proposte per alzata di mano». Non è vero. Le commissioni di Candidatura del Parlamento sono presentate al Consiglio di Amministrazione Municipale, composta da delegati SCELTI nelle circoscrizioni, e dopo sottoposta ad APPROVAZIONE popolare.
C’è sì una Commissione di Candidatura nel Parlamento ma è per il Consiglio di Stato e le cariche dell’Assemblea e sottomessa ad APPROVAZIONE da parte dei deputati.
Yoani fa ridere quando dice «sotto lo sguardo vigile dei membri del Comitato di Difesa della Rivoluzione» e di altri. La maggioranza delle persone della circoscrizione sono «membri» dei CDR. Poi, se il volere della maggioranza è scegliere un “oppositore” non c’è cosa che tenga. Immaginate la metà della popolazione che sorveglia l’altra? Ridicolo, vero?
La verità e che gli “oppositori” alla Yoani non arrivano all’1%. Perfino lo corroborò il Miami Herald che lasciò – accuratamente – di pubblicare suoi mirati sondaggi.
Leonardo Mesa |
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