| 12-01-2013 | Cultura come si sa, proviene dalla parola coltura, quindi coltivare i campi, coltivare particolarmente se stessi.Se, come dice Dante che siamo stati fatti per seguire virtù e conoscenza, occorre isolarsi da tutto ciò che offre la cultura di massa che si esprime nella disparità e mescolanza dei livelli culturali all\'interno della stessa società dove si trovano allineate le poesie del Montale con le canzonette di Sanremo, i quadri di Picasso e i disegni delle copertine dei rotocalchi. La cultura di massa sfrutta i prodotti più maturi della tradizione culturale dalla quale \"prende in prestito trovate,trcchi, stratagemmi,regole empiriche,temi, li trasforma in sistemi e scarta tutto il resto... produce così un surrogato di cultura... destinato a coloro che insensibili di coltivare se stessi, preferiscono questi attuali svaghi culturali che hanno portato la società civile di tutto il mondo a l\'epitome di tutto ciò che vi è di spurio nella vita del nostro tempo. Occorre bruciare tutto il campo quando la pula è più del frumento e poi, seminare nuovamente.Quindi: Sicule Muse, suvvia innalziamo un po il tono che non tutti gradiscono: sii Tu propizia o casta Lucina...
giovannizago
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