20-10-2012 |
In effetti, se ci pensiamo bene, scegliere con le Primarie il candidato a una carica che poi non si può votare con la scheda elettorale 'vera' è un po' una presa in giro.
Diverso poter scegliere i candidati a deputato e a senatore che, quelli sì, potranno poi realmente essere votati e, una volta eletti, mantenere la scelta anche per la fiducia al Premier al quale la loro indicazione fosse stata collegata con le Primarie.
La ricetta di Sansi e di Tellusfolio, nella quale anch'io mi riconosco e che quindi caldeggio, ha il pregio di togliere la foglia di fico a una 'similpolitica' che mi rifiuto di credere possa abbindolare qualsiasi pensante cittadino.
Chissà non ci sia, in giro per l'Italia, qualche coraggiosa direzione territoriale del PD (nella Firenze dell'innovatore spregiudicato Renzi?), o di SEL (nella Puglia delle 'fabbriche' vendoliane?) o del PSI (nella Milano di nobile tradizione?) -dato che a queste formazioni soltanto è stata circoscritta l'alleanza-, che voglia sperimentare questa pietanza, anche a prescindere dal fatto che la stessa non venga 'ordinata', né elencata in Menu, nel ristorante nazionale... Ne dubito, ma sarei felice di essere smentita.
esplora | 19-10-2012 | Buona e realistica idea da condividere. Aggiungo che se tutti i partiti fossero stati onesti e propensi alla democrazia e alla partecipazione avrebbero potuto utilizzare questa ricetta anche in passato a "porcellum" vigente. Vedremo se qualche partito la vorrà utilizzare ora, visto che la legge elettorale non si farà in tempo a cambiarla e che il referendum popolare per tornare al sistema precedente è stato lasciato cadere. Poi basta con i rimborsi elettorali che, anche se hanno cambiato nome, sono già stati bocciati da un referendum popolare. luca Vitali |
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