In libreria/ Antonia Izzi Rufo, Perché tu non ci sei più | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 5 | 25-07-2012 | La memoria della morte – la memoria di sé nell’ altro- viene scavata e ripercorsa tra i due poli dell’ attraversamento dalla vita alla morte in cui al centro in un viaggio a ritroso li ritroviamo legati a doppio filo nella nostra coscienza- Come messa alla prova di ricostruzione e di sé stessi si muove il ricordo e a volte la scrittura; scrivere è ricordare ed è soprattutto fronteggiare la morte per ridare un senso all’ esistenza mettendone a nudo ogni tappa percorsa , così facendone rivivere in noi l’ Assente- Tutti siamo presi in quel vortice, di memoria e di morte, con l’ Esistito e con l’ Esistente- La sua visione lirica, dunque, restituisce al mondo ciò che è stato nostro-
Mi sono addentrata in argomento sulla scia di quanto esposto nella recensione da Enrico Marco Cipollini, con empatia e lucidità analitica ed interpretativa, e mi congratulo con l’ Autrice per il suo desiderio d’ intraprendere il viaggio retrospettivo alla Riscoperta del sé e del suo significante-
Francesca Giustini Francesca Giustini | 23-07-2012 | Mi spiace per quanto è accaduto alla Signora Antonia Izzi Rufo. ho letto tutta la storia mi piace. Prende il cuore nella ultima parte :sono qui seduta per terra dove sedevi tu e tra le lacrime guardo la tua immagine Bellissima ! Rita Stirpe | 23-07-2012 | La citazione tratta da Dei Sepolcri del Foscolo mi fanno percepire quanto dolore si possa provare per la perdita della persona amata. Una sofferenza che ti "strappa l'anima", ti fà sprofondare nell'abisso della disperazione e ti "regala" il vuoto profondo unito ad impotenza e sensazione di inutilità. Di quel passato restano solo i ricordi che riesci ad ammirare attraverso delle foto, che ti scavano ancora di più nell'anima e nel fisico. Un miscuglio di emozioni, pena, rabbia, rimpianto e colpa...sì colpa! forse quel senso di colpa dell'esserci ancora...Amico Enrico, la tua recensione mi ha colpito profondamente, trovo la tua recensione struggente e chissà che l'Autrice non possa trovare un nuovo slancio nell'affetto che tu mostri per lei.... à la prochaine! alessio jackson | 22-07-2012 | Una vita d’amore interrotta dalla morte è un’esperienza che immagino devastante, che ti lascia monca degli occhi che ti guardavano, delle braccia che ti stringevano, della voce che ascoltavi e che si possono ritrovare solo dentrò di sè.Una nostalgia e una mancanza senza fine.E gli occhi vagano a cercare l’altro ovunque per riempire quel vuoto che ti riempie. Enrico Marco Cipollini con la sua presentazione mi ha fatto vivere un dolore che pur non essendo mio, sono riuscita a sentire, ho provato la com-passione. Grazie
Federica Bonzi Federica Bonzi | 21-07-2012 | letto, mi ha fatto pensare se dovesse capitare a me, una vita con il compagno conosciuti alle superiori, cresciuti assieme, dopo mezza vita passata assieme sarebbe un vuoto incolmabile, la vita sicuramente avra' in serbo un altro amore, solo che si è ben consapevoli che non ci potra' mai essere quella complicita' quell amore che poi viene sostituito da affetto stima fiducia e perchè no amicizia quella che ti capisci con il silenzio che solo due amanti possono avere, la vita continua certo ma avra' il sapore di tante pagine bianche che non si lasceranno piu' scrivere,mi ha toccata nel profondo il tuo commento Enrico è intriso di dolcezza e amicizia va al di la' di una critica professionale senza togliere nulla alla tua professionalita' ma qua ti sei immedisimato come uomo e amico, mi hai commosso hai mostrato anche a noi la tua grande dolcezza grazie adriana gagagliardi |
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