31-05-2012 |
D'accordo, lo dico io pure da anni... La festa delle forze armate è il 4 novembre, il 2 giugno è la festa della Repubblica e della Costituzione
lidia menapace | 31-05-2012 | A Giovanni Bachelet, persona (e deputato) attento alle cose, sembra di ricordare che Scalfaro vedeva il 2 giugno come lo vediamo noi, festa tutta e solo civile, e per nulla militare.
Per favore, Presidente Napolitano, ci ripensi per il rispetto della verità e della storia, e del momento che l'Italia sta vivendo.
Enrico Peyretti | 31-05-2012 | Caro Enrico,
Un argomento a sostegno del 2 giugno civile, che non avrei tralasciato, è il precedente storico e politico: con motivazioni simili (il 2 giugno è la nascita della Repubblica e l'elezione della Costituente; la festa delle Forze Armate è invece il 4 novembre) Oscar Luigi Scalfaro, in tutti e 7 gli anni della sua presidenza, decise di non celebrare il 2 giugno con la parata militare, ma in altro modo. O ricordo male?
Un caro saluto a tutti
Giovanni Bachelet | 31-05-2012 | IL 2 GIUGNO È TUTTO CIVILE E NIENTE MILITARE
Il problema della parata militare del 2 giugno non è solo il lutto per il terremoto: il fatto è che questa festa è tutta e solo civile, è festa del voto popolare, della Costituzione, del lavoro, perciò della democrazia. Col 2 giugno 1946 i militari c'entrano come i cavoli a merenda. Se c'è una ricorrenza nazionale pura dalle armi è questa. Festeggiare la Repubblica con l'esibizione delle armi è una stortura mentale, perché identifica la comunità civile con la guerra invece che con la regola di pace e di giustizia. Anche la guerra di difesa, se davvero tale e davvero necessaria, è tristezza e non è mai festa (vedi Kant contro il Te Deum per la vittoria). L'arma è soltanto lugubre.
Così questo 2 giugno è doppiamente luttuoso, ahinoi!
Ci ripensi, Presidente Napolitano!
Enrico Peyretti |
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