| 04-01-2012 | caro signor fiore,chi si arricchisce colla corruzione, in tempi in cui è diventato controrivoluzionario un tale comportamento, corre il rischio di stare infelice e scontento in un carcere cubano.
Si tratta di decine di anni, non di qualche anno con la condizionale o con il servizio sociale.
nino
| | 04-01-2012 | Caro signor Nino, l'arricchimento personale a Cuba esiste già e non deriva dallo sfruttamento dei lavoratori, ma dalla corruzione a tutti i livelli dal più basso al più alto dell'organizzazione statale. Chiunque sia stato a Cuba per periodi più lunghi di una normale vacanza e in luoghi non turistici sicuramente se ne saà reso conto. Cosa del resto sottolineata anche da Raul.
fiore
| | 03-01-2012 | nb:
non è poi vero che alcune riforme,lo spostamento di 1 milione di lavoratori dagli uffici pubblici ad attività pubbliche e private produttive e l'aumento di salario proporzionale all'aumento di lavoro, sono state accantonate.
Il primo andrà avanti nell'arco di 5-6 anni,dal momento che non è materialmente possibile spostare un così gran numero di persone in pochi mesi, e il secondo, iniziato per tutte le imprese dal 1 gennaio 2009, sta avanzando in modo graduale, tenendo in considerazione anche la situazione economica dell'impresa.
nino
| | 03-01-2012 | in realtà, checchè ne possa dire lupi, anche prima della introduzione delle riforme di raùl castro i contadini potevano vendere ai privati una parte dei loro prodotti.
I mercati particolari infatti sono stati introdotti nel 1994.
Oggi quei mercati sono stati allargati, permettendo ai venditori ambulanti di effettuare i loro commerci.
Il fatto, però, che i privati possano assumere lavoratori subordinati non significa che il principio marxista della abolizione dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo sia stato eliminato.
Resta nella costituzione dello stato cubano e sarà utilizzato quando si costituiranno imprese con qualche centinaio di lavoratori, che saranno trasformate in cooperative o statalizzate, poichè nei lineamenti del sesto congresso si parla anche della necessità di evitare l'arricchimento personale.
nino
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