03-02-2012 | carissimo,
ho visto ora il tuo e non suo scritto.Te ne ringrazio.
Per mio conto sai...il mordi e fuggi in poesia forse è peggio del niente.
Il maratoneta vale la pena di essere letto piano e profondamente.
grazie di avermi risposto
a presto
Patrizia patrizia garofalo | 03-02-2012 | Grazie Patrizia per le sentite parole. Solo adesso mi sono accorto che c'era un commento al post del volumetto "in libreria virtuale".
Mi trovo daccordo con lei/tu sulla strapotenza fagocitante di internet, "tritatutto" e 'falsamente' democratico. Però debbo dire, ad onor del 'mio' vero, che il 'tritacarne' qualche lato positivo lon ha. Ad esempio: quanti leggerebbero versi solo su carta? Almeno in internet uno/due lettori (seppur fugaci, da mordi e fuggi) in più si trovano ...
Comunque, l'odore della carta è (come detto altrove) insostituibile, e in ciò concordo.
Il discorspo sarebbe lungo, ad altri (sul blog del Corriere della Sera c'è una seria discussione in proposito)il compito e le capacvità di capire dove vanno questi nostri tempi: verso l'esclusività dell'ebook? Io, per conto mio, credo sia importante mantenere vivo l'interesse, se poi mutano le forme, amen.
Grazie ancora per le tue/sue belle parole. Ho colto solo l'occasione per un ulteriore bla bla bla
cordialmente, Giuseppe giuseppe samperi | 20-11-2011 | Ho letto le sue pagine su internet, mi riferisco in particolare alla poesia " al figlio possibile" e allo scritto ...quando siamo stupidi noi poeti... sono belle pagine e respirano delle luci di Sicilia anche quando non la nominano.
Ecco, la sicilianità è un modo connaturato di sentire e guardare la vita come la poesia è una pre-esistenza al nostro animo e corpo. Con un titolo nel quale colgo molta e giusta ironia, lei sta offrendo la sua poesia ( il suo inchiostro come lei stesso scrive) a chi desiderasse avvicinarsi ad essa.
Sono certa però che con quel sorriso di cui ho accennato lei sappia che la poesia non è veicolabile su internet dove tutto e tutto di più si confonde e si appanna.
grazie
patrizia garofalo patrizia garofalo |
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