14-06-2011 | UNA VITTORIA DELL'UMANITÀ
La vittoria dei referendum odierni costituisce una gioia grande per quelli di noi che alcuni decenni fa si batterono contro il nucleare lungo un intero decennio fino alla vittoria referendaria del 1987.
Ed una gioia grande per quelli di noi che da anni si battono per il diritto all'acqua potabile nel nostro territorio come ovunque.
Ed ancora una gioia grande per quelli di noi che all'eversione dall'alto berlusconiana si oppongono da sempre.
È una vittoria per l'umanità intera, comprese le generazioni future.
Con il medesimo rigoroso impegno con cui ci si e' battuti contro il nucleare, per l'acqua bene comune e diritto umano, per l'uguaglianza di tutti dinanzi alla legge, ebbene, occorre battersi anche per far cessare le guerre cui l'Italia follemente e criminalmente partecipa; per far cessare la scellerata persecuzione razzista di migranti e viaggianti; per ripristinare pienamente nel nostro paese la legalità costituzionale, la democrazia solidale e responsabile, e il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Peppe Sini | 14-06-2011 | UNA VITTORIA DEL POTERE DI TUTTI
Gli italiani hanno scelto un futuro senza nucleare, con l'acqua pubblica, e la legge uguale per tutti. Una scelta di saggezza.
I temi ambientali, della salute, della giustizia, stanno a cuore alla maggioranza degli elettori.
Meno saggi quei politici che hanno perso la sintonia con il popolo e si sono posti fuori dal processo democratico, rifiutando la consultazione referendaria.
Qualcosa di profondo si sta modificando nel nostro paese. Questo ci spinge a proseguire il nostro impegno cinquantennale per la nonviolenza che è “il potere di tutti”. Mao Valpiana | 14-06-2011 | BRINDISI in Valle di Non
SÌ ai 4 SÌ. Un paese che ha trovato la propria dignità.
In Trentino ottima affluenza. Anche in valle di Non. Una ventata di primavera. Una speranza. Un incoraggiamento che deve essere impegno a proseguire.
Questa sera alle 20:00 nella sede dell'Associazione Mario Pasi per stringerci reciprocamente la mano e guardare lontano con i piedi ancorati saldamente al terreno del presente.
p. ABC Valle di Non
(335 6822107, Gianco) Gianco Zueneli | 14-06-2011 | L'ITALIA S'È DESTA!
13 giugno 2011: questa sera ho letto per la prima volta a mia figlia di tre anni “I vestiti nuovi dell'imperatore” di Hans Christian Andersen.
Virginia si è divertita, come sempre, anche se forse ha capito poco... ma per il papà-leggistorie... beh... che gran soddisfazione!!!
Vi saluto con con rinnovata speranza, per noi e per l'Italia...
ciao-ciao Gianni Trezzi | 13-06-2011 | Sono passato ai seggi, per vederli ancora gremiti di donne e uomini di ogni età. Chi incontro è felice con me. Un vecchio operaio mi dice “questo non è un venticello, è la bora”.
Soffiamo ancora per poche ore perché la democrazia risplenda più viva! Sen. Lionello Bertoldi | 13-06-2011 | Tanto per parlare male dei fanti...
Riporto il feroce giudizio espresso da un esponente dell'allora Pds, poi Ds sul gallipolese:
“D'Alema chi? Ah, sì! Quello che ha litigato con la politica da piccolo...”
Guardo in casa Pd e mi chedo quanto, tra le altre cose, terminerà questa antica faida di figiciotti mai cresciuti, figli d'arte che con essa ci campano, e bene... Mi dispiace, ma con tutta l'insufficienza del caso una parte della classe politica e culturale socialista espressa dall'allora centro-sinistra era cento volte meglio... Vabbe', per quello che valgono le improprie comparazioni...
Ma è possibile che si debba sempre guardare dietro, avendo qualcosa da rimpiangere? Claudio Vercelli | 13-06-2011 | …E poi, in particolare, c’è in Costituzione l’art. 48, quello che al comma 1 e 2 puntualizza:
- «Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età».
- «Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico».
Già, proprio un dovere civico.
Dato che il diritto/dovere di voto fu conquistato sui campi dei combattimenti. Era stato violentemente tolto dalla dittatura fascista… e riconquistato con il sacrificio di tantissimi, donne e uomini. Per cercare di imporre definitivamente il proprio dominio autoritario, attuarono una guerra devastante, distruggendo l’Italia e l’Europa intera.
Quindi, il cittadino civile e democratico, memore di ciò, e del valore prioritario della Sua libertà, si assume il piccolissimo onere del “sacrifizio” di andare al seggio. Prende la scheda o le schede, ed esprime il suo parere. Se è “confuso”, poiché non ha avuto voglia di “istruirsi” nell’apprendimento delle questioni poste, non mette crocetta… e va in bianco. Domenico Stimolo | 13-06-2011 | ...il 71 specifica a chi appartenga l'iniziativa delle leggi e chiaramente stabilisce che spetta tanto al Governo e a ciascun membro delle Camere quanto al popolo (attraverso le proposte sottoscritte da almeno cinquantamila elettori). «Ogni disegno di legge» (come precisa il successivo 72) deve a pari grado essere esaminato e votato dal Parlamento. Non si tratta affatto, come si può ben vedere, di "operazione copertina"; che poi il sessantennio partitocratico di ciò abbia fatto strame è altra cosa...
Che la sovranità appartenga al popolo è ben detto all'art. 1. Ma è chiaro che un "sovrano", per esserlo, da tale deve comportarsi.
Sul compromesso concordatario (art. 7) son d'accordo con te. Ad abrograre, per via referendaria, il cd. 'concordato' mussoliniano del 29 (compreso nei Patti Laternanensi assieme a un trattato con il quale nasceva lo Stato del Vaticano) ci provarono i Radicali nel 1977, ma la Corte Costituzionale (sentenza 16/1978) lo impedì ritenendolo "trattato internazionale", cosa questa assai controversa, allora come oggi. Concordato che è stato poi modificato nel 1984 da Craxi, senza scalfire i privilegi (anzi: ora di religione anche scuole materne, 8x1000 al posto del congrua -ben più vantaggioso per la Chiesa- etc.).
La mia precisazione andava a rafforzare quanto detto da Maurizio Fava... Si tratta infatti dell'essenza stessa della democrazia, democrazia tout court mica un 'corollario aggiuntivo', un 'sondaggio d'opinioni' o robe di questo genere! Enea Sansi | 13-06-2011 | e l'art.71? perché questo articolo parla allora di democrazia diretta? lo misero come operazione copertina? tanto per far credere meglio al popolo, che è popolo sovrano?
tanto per nascondere ad esempio lo scempio sull'art.7, bipartisan Tojatti/De Gasperi, come con dolore ci aveva raccontato l'ultimo dei mohicani, Calamandrei? Primarosa Pia | 13-06-2011 | Sì, concordo con Marcella però non facciamo di Massimo D'Alema un capro espiatorio, le responsabilità non sono solo sue, e poi GUARDIAMO AVANTI, con fiducia e senza recriminare perché serve solo a farci del male. silvia sorisio |
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