Lidia Menapace. Se non ora, quando? | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 2 | 20-05-2011 | Cara Antonia so di essere poco omogenea al giudizio che numerose femministe storiche hanno dato della piattaforma del 13, piattaforma certo modesta, ma che ha incontrato un senso diffuso di insopportabilità indignazione e fastidio che moltissime hanno voluto esprimere. Oltre a ciò non è vero che dopo non è successo più niente: sono molto numerose le iniziative che si sviluppano sotto il titolo “se no ora quando?” ovunque e con molti argomenti come quelli legati alle migranti, alla scuola, pubblica, al precariato, al testamento biologico, ecc. ecc. Sono piacevolmente sorpresa del tono laico del movimento, credo meriti una attenzione più benevola e affettuosa,
ciao abbracci e grazie per l'attenzione lidia | 20-05-2011 | Cara Lidia, ho letto volentieri quanto hai scritto, anche se non tutto lo condivido in pieno. Ad esempio, il giudizio troppo generoso che dài della manifestazione del 13 febbraio. Si è trattato di un “evento” assai ben costruito, con tutti gli ingredienti per farlo riuscire, intendo dire del tutto omogeneo alla sensibilità oggi diffusa in tutti i settori della società. Durata: un giorno. Non c'è da meravigliarsi. Quando non ci sono consuetudini a trovarsi per parlare, confrontarsi su bisogni e aspirazioni condivise, quando si è individui e individue che si incontrano per un evento, non si può sperare in azioni continue e costanti che richiedono condivisioni di ideali che soli giustificano l'onere degli impegni quotidiani. Mi viene da pensare ai pesci rossi che proprio ieri osservavo nella vasca di un giardino; si avvicinavano addirittura addossandosi l'uno sull'altro: per una frazione di secondo, poi via, tutti subito via, ognuno a guizzare per la sua strada... Sono invece convinta della possibilità e del valore di aggregazioni consapevoli, anche se di numero limitato, su temi specifici, come ad es. il principio di laicità contenuto nell'opposizione al ddl Calabrò, o i movimenti per salvaguardare la qualità dell'istruzione pubblica, o le azioni specifiche contro la violenza sulle donne che stanno diffondendosi sempre più e in forme diversificate in tutto il mondo...
Per quanto riguarda la Fed, con cui collaboro sempre molto per quanto riguarda la scuola, l'oscuramento così caparbio e totale non mi pare superato dagli ultimi eventi. Si nomina De Magistris, ma mai il sostegno avuto dalla Fed; ugualmente per quanto riguarda Pisapia.
Resta la soddisfazione “intima” di aver contribuito ad alcune buone affermazioni, ma... non mi sembrano spianate le strade per una riemersione reale.
Sono molto d'accordo sulla tua proposta di richiesta di conoscere i dati dell'elettorato attivo e passivo disaggregati per genere. Non credo che sarebbe poi tanto difficile da realizzarsi, e potrebbe costituire un modo per riconoscersi, o almeno per una parziale identificazione...
Ti abbraccio e avrei voglia di rivederti Antonia Sani |
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