18-03-2011 | Interessante questa esperienza musicale e poetica che nasce dall'esigenza di dare una voce e soprattutto ascolto alle parole troppe volte strangolate nel tempo incolore della comunicazione globale.
L'esperienza artistica d Massimo Bevilacqua ci insegna che le voci di dentro esisteranno anche in quel vuoto della sordità, da lui conosciuta per motivi familiari.Sempre e comunque nella "multiformità della musica,d ella poesia e della vita" come giustamente scrive Patrizia , che ringraziamo calorosamente per averci fatto conoscere questa nuova sensibilità che colma i vuoti dell'assenza.
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