Gino Songini. “Se un paese è l'aereo, la scuola è il suo motore”*
Disciplina, scrittura, storia, geografia, storia dell'arte. Cinque ingredienti per fare della scuola italiana una scuola migliore | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 1 | 14-02-2011 | Il mondo della scuola attraversato da continui cambiamenti e scompigli manca della serenità necessaria per potersi confrontare con l’universo giovani.
Detto questo se gli insegnanti sono intimiditi, messi all’angolo e offesi nella loro dignità da qualche monellaccio che non vuole studiare e che li offende, si fermino a pensare e a ridefinirsi all’interno di un cosmo che a passi velocissimi cambia e chiede ogni volta un personale avvicinamento a nuovi linguaggi e dialogo continuo.
Quanto alle modalità dello scrivere, alle materie da approfondire sono d’accordo con lei sulla loro importanza, ma queste materie ci sono.
Storia dell’arte credo sia materia curricolare in ogni indirizzo ed istituto così come per le altre da lei citate. Sono per il festeggiamento indiscusso dell’Unità di Italia ma spero che non solo quel giorno sarà importante! Lo studio della storia è anche studio e dialogo sul comportamento, sui valori, sugli orrori commessi. (ben venga una lezione sui bimbi Rom e sulla cultura Rom)
Per quanto riguarda lo stampatello, i segni da sms, la k al posto delle c, non spetta all’insegnante indicarne le modalità più giuste?
Come vede non ho parlato delle famiglie; in molte di esse i genitori lavorano tutto il giorno e possono star poco dietro anche per incompetenza ai figli e li affidano a noi che NON possiamo essere ANTIPATICI.
Il suo articolo sollecita interventi e dibattito, necessità parola di scambio, amore e vicinanza ai ragazzi a anche confronto intelligente con chi trova nelle escandescenze l’unico modo di parlare.
Questi erano i rischi di una scuola aperta a tutti come la chiedevamo e la vogliamo ancora nel rispetto e nella comprensione di ogni individualità. Patrizia Garofalo |
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