Don Antonio Cecconi. Su Chiesa, pace e guerra
 
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   06-02-2011
Sono d'accordo con quanto dice don Antonio, ma la vicenda di Finmeccanica ci tocca tutti in quanto č un'azienda di cui lo stato tramite il ministero del tesoro detiene il 30%.
All'ora dobbiamo chiederci come cittadini e come cattolici č possibile accettare che il nostro stato abbia un'azienda che produce armi.
Si sono fatte battaglie contro le banche armate cioč banche che finanziano aziende che producono armi e oggi abbiano e viviamo uno stato che in prima persona incamera i dividendi di una partecipata che produce sistemi distruttivi.
Sarebbe cosa giusta che almeno il ministero venda questa partecipazione e si tolga da questa situazione ingombrante.
Ma i cattolici che stanno in parlamento di che si occupano???
La quota Finmeccanica forse vale qualche finanziaria e lo stato con le risorse ottenute lavori per promuovere azioni di pace.
Cordialmente
Giorgio Tavecchio   
 

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