| 28-01-2011 | Ho visto negli ultimi anni varie mostre in occasione della Giornata della Memoria, ma difficilmente ho vissuto struggenti emozioni e viva commozione di fronte a questi " quadretti " incredibilmente densi di umanità, dolore, ansia, paura ma anche speranza di tornare.
Ho avuto la fortuna di assistere alla presentazione della mostra a Pontassieve in cui l'Autrice legge pagine del libro di Natale Borsetti, con il video che proietta i disegni oggetto della Mostra e credo, che questo materiale dovrebbe girare in tutte le scuole per far vedere e capire ai giovani cosa ha significato quel momento storico e come, nonostante la morte così vicina, si possa continuare a lottare e vedere positivo nonostante tutto.
Anonimo
| | 26-01-2011 | Ho appena visitato la mostra di Natale Borsetti, attualmente a Pontassieve. La sua storia di internato è raccontata con parole e immagini davvero straordinarie. Mi ha fatto percorrere, quasi vedere, molti dei passaggi della storia degli IMI. Soprattutto i volti sono impressionanti. Avevo sentito raccontare qualcosa da mio padre che aveva avuto un amico internato, ormai morto da qualche anno, ma anche lui ne sapeva poco.
taraross
| | 26-01-2011 | E' vero, bisogna ricordare che tutti hanno il diritto di sapere. Soprattutto gli insegnanti hanno il dovere morale d'insegnare cosa realmente accadde ai tempi del dominio nazifascista in Europa. Da insegnante, ringrazio l'autrice per l'impegno.
Andrea Bottacci
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