Yoani Sánchez. Il naufragio dell’utopia
 
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   30-11-2010
...E NON DITEMI CHE IL COMUNISMO ERA SOLO QUELLO SOVIETICO,I COMUNISTI O QUESTE FORME DI REPRESSIONE SOCIALE ESISTONO,ESISTONO ANCHE IN INDIVIDUI DI PAESI DEMOCRATICI.

BRAVA YOANI,IL TUO LAVORO E LA TUA CRITICA,CON IL TEMPO,DARA' I SUOI FRUTTI.
MAURIZIO
MAURIZIO EL LOCO   
 
   22-11-2010
Quello che mi preoccupa di piu' e' che nel disastro Cubano vedo la.strada in cui e' entrata l'Italia cioe' un mare di frottole raccontate alla gente che ha sempre di meno.

paolo   
 
   22-11-2010
proprio perchè è necessario produrre, la mossa del governo di raul castro di spostare 1 milione di lavoratori verso le attività produttive (agricoltura, costruzioni, attività autonome) è idonea a superare il deficit di produzione.
Le parole dell'economista, perciò, sono ovviamente funzionali, non contrarie, alla politica di raul.
nino   
 
   22-11-2010
Il mondo si frantuma in mille verità doloranti con brevi raffigurazioni d'immagini forti. La parole appaiono più incisive di una fotografia e racchiudono una vita e la lacerazione di un sogno in mondi che, in poco spazio si definiscono circolari a se stessi e senza osmosi consolatoria.
La perdita d'identità si delinea come vero naufragio in una modalità di gesti silenziosi e ripetitivi.

patrizia garofalo
patrizia garofalo   
 

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