Scuola 'timbrata' dalla Lega. Sabato mattina presidio ad Adro
 
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   19-09-2010

Mi associo a quanto precedentemente espresso, i simboli sono espressione di grettezza, di involuzione, di scarsa conoscenza della storia d'Italia. Spero che qualcuno si ravveda e presto.
Alex   
 
   17-09-2010
Che miseria! Scuola di Adro!
Non ci sarò fisicamente alla manifestazione di sabato mattina, organizzata nella piazza di Adro, ma col cuore e col pensiero sì, a testimoniare la rabbia e la vergogna che provo e che non riesco, insieme a tanti altri, più a contenere.
Sconvolge questa teatralità di simboli e altro, miranti a un distinguo, perchè indica l’ignoranza di chi non conosce la storia, la presunzione di chi pensa di utilizzare tali simboli per tracciare una propria identità differenziata, perché è sintomo di chi agisce senza comprendere il danno che fa ai propri figli nel disorientamento totale della storia d’Italia, come “appartenenza”.
Che ben vada via dal territorio italiano ( e spero, in nome del buon senso, che siano in pochi) chi non ne conosce e condivide la “Storia” ma che non si arroghi il diritto di dire che sta educando, perché simboli, barriere, pregiudizi e discriminazioni nulla hanno da condividere con un sistema educativo se non quello di evidenziare limiti e negligenze.
L’utilizzo di questi simboli, si commenta da solo, come tanti altri, nati per un distinguo ma che offendono nel profondo la sensibilità di chi ha a cuore la scuola e un sistema di formazione che miri a una crescita armonica e consapevole (già tanto difficile in questi tempi bui) , e non a inculcare divisioni; un sistema educativo che ci accomuni tutti nel concetto di storia come “appartenenza” e che ci faccia sentire tutti e dico tutti, in eguale misura, partecipi della ricorrenza dei “centocinquant’anni dell’unità d’Italia” che con dedizione e amore ci accingiamo a celebrare per rispetto di chi ci ha preceduto, per dovere verso i nostri giovani che non possono essere utilizzati come mezzi e strumenti in un sistema scolastico il cui dovere è quello di educarli e formarli in un clima di rispetto reciproco.
Spero che negli alti ranghi ci sia una presa di coscienza consapevole e un risveglio immediato verso tutto ciò che di negativo si sta verificando nel mondo della scuola e verso tutte le componenti che vi operano, perché questo non fa crescere né il paese né la scuola.
Nulla più si può sopportare, nulla si può condividere.
Noi non vogliamo! Noi non possiamo! E lo dico da cittadina, da madre e da educatrice.
Anna Lanzetta


Anna Lanzetta   
 
   16-09-2010
I Celti sono invece esistiti, ebbero culture diverse a seconda dei loro spostamenti e il loro è mondo variegato e ricco , ma è ricco soprattutto di cultura, conoscenza e ricerca...che non credo sia affatto appartenente alla supponenza ignorante e discriminatoria della Lega!

patrizia garofalo
patrizia garofalo   
 
   16-09-2010
Beh, speriamo serva a qualcosa!
Sarebbe bello che questi signori della Lega leggessero un libriccino di modeste dimensioni (così sarebbero meno spaventati nell'affrontarlo forse...) dal titolo “Eccessi di culture”, di Marco Aime (Einaudi). C'è una interessante storiella su questa fantomatica “origine celtica”.
I Celti signori miei non esistono ne mai sono esistiti come etnia...
I loro miti (e non solo quelli) si basano sul vuoto nulla. Ma pare che il vuoto nulla vada molto di moda e aiuti la gente a non pensare... (e non stiamo, ahimè, trattando di discipline orientali o/e esercizi spirituali...).
Luciano Celi   
 

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