03-08-2010 | Oggi in Italia ci sono più di dieci mila maman
LA FINANZIARIA TAGLIA I FONDI ANCHE CONTRO LA TRATTA - MENO FONDI UGUALE MENO IMPEGNO? - RILANCIARE LA LOTTA ALLA TRATTA
… e noi chiediamo una moratoria per le ragazze nigeriane.
La Finanziaria taglia i fondi contro la tratta: forse dovranno chiudere le postazioni del Numero Verde, forse salteranno i finanziamenti per i progetti dell’articolo 13 e dell’articolo 18.
Le associazioni anti-tratta protestano. Mi si chiede di dire la mia, dopo che a Genova è stata annunciata la mia candidatura a testimonial antitratta del Parlamento Europeo.
Dico, anzitutto, che il Parlamento Europeo ha raccomandato che gli Stati membri sostengano le vittime della tratta, senza se e senza ma; in Italia troppi se e troppi ma hanno reso incompleta e inefficace l’applicazione dell’articolo 18.
Non si dimentichi, comunque, che Numero Verde e Articolo 18 hanno potuto sostenere solo una vittima su dieci, un risultato che, visto dalla parte delle vittime della tratta, non è così positivo come si continua a dire.
Oggi in Itala ci sono almeno dieci mila maman, che sono per lo più ex vittime per le quali entrare nella mafia è stato più facile che uscire dalla tratta grazie agli strumenti giuridici e sociali esistenti; le maman hanno un numero esorbitante di collaboratrici e collaboratori, hanno appoggi in numerose comunità e associazioni nigeriane che non si impegnano contro la tratta; e hanno il sostegno di tanti, troppi “pastori”. L’attività svolta fino ad ora contro la tratta ha solo sfiorato queste realtà.
La mia rete è attiva da dieci anni senza aver mai avuto accesso a fondi e a finanziamenti pubblici, il che mi spinge a dire che la rete delle associazioni accreditate che oggi giustamente lamentano tagli e limitazioni, deve attrezzarsi per lavorare ugualmente ed evitare quel che è già successo in passato, è cioè, che i servizi si fermino. Sono certa che un rilancio e nuove sinergie tra diverse esperienze antitratta siano possibili, proprio a fronte della crisi e per trovare nuove risorse e nuovi interventi.
Noi abbiamo diverse proposte in tal senso da discutere anche con la parte politica al governo e alla opposizione.
Con i fondi dello Stato o senza fondi, allora, questo è il momento di attuare una grande mobilitazione contro la tratta, a sostegno delle vittime. Ci vuole un forte coinvolgimento delle Regioni e dei Comuni; ci vuole un forte riconoscimento della società per il ruolo che svolge a sostegno delle vittime della tratta, impegnando come sponsor/tutor in modo autofinanziato, persone, famiglie e perfino ex clienti.
Dobbiamo, infine, chiedere una moratoria giuridica per le ragazze nigeriane. le cui situazioni sono sempre più complicate.
Isoke Aikpitanyi
Associazione vittime ed ex vittime della tratta - Progetto la ragazza di Benin City
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