18-07-2010 | di solito diffido delle pubblicazioni postume così ravvicinate a una scomparsa.
ma in questo caso le parole appassionate di Patrizia Garofalo e quelle attente, lucide, calzanti di Silvio Scorsi, risultano senz'altro convincenti.
splendido omaggio, per una delle grandi e vere voci del nostro tempo. mari cavalli | 11-07-2010 | dalla postfazione di Silvio Scorsi:
"alcune parole pericolose per il potere possono essere messe a distanza e disinnescate prima che esplodano, semplicemente stabilendo che colui che le pronuncia è pazzo"
" la stessa natura igienica del manicomio, con le sue procedure d'ingresso, i bagni, i riti dei medicinali e delle terapie, e questa sua essenziale funzione di de-limitazione della parola tra solide mura che non può che risolversi in una de-verbalizzazione della persona,hanno l'effetto di manifestare e far irrompere il corpo organico:
"se non c'è parola non c'è poesia
se non c'è poesia non puoi avere figli
così a sera sono doppie le tenebre
che si mettono sul mio cuscino" patrizia garofalo |
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